Informazione – International Edition
Tempo di libri

pe int 18 maggio Celebrare le sfide del futuro e il conseguimento di obiettivi inimmaginabili attraverso la tenacia e il duro lavoro. Questi i temi dell’inaugurazione ufficiale del Padiglione Israele a Expo 2015, nel segno dell’accoglienza, come raccontato questa settimana al pubblico internazionale di Pagine Ebraiche. Un padiglione che sorge a pochi passi da quello italiano, “non per caso”, come ricordato dall’ambasciatore Naor Gilon, che ha messo in luce la vicinanza tra i due paesi.
Come ricorda Daniela Fubini nel suo Double Life, la primavera è anche il tempo di festeggiare i libri, da Torino a Tel Aviv. Nel capoluogo piemontese infatti si è svolto in questi giorni il Salone internazionale del Libro, in un vortice di incontri, idee e pagine da scoprire.
Tra gli approfondimenti proposti da Pagine Ebraiche International Edition, l’evento dedicato al mangiare casher “dal piatto alla mente”, incentrato sul volume “La dieta kasher” edito da Giuntina: tra i temi trattati, la realizzazione di un marchio di casherut nazionale portata avanti dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Memoria, storie e Storia” poi al centro della presentazione del libro “Forse Esther” di Katja Petrowskaja, un’occasione per discutere di Germania, paese ospite d’onore della edizione 2015 della rassegna.
Ed è una mostra dedicata all’editore berlinese Klaus Wagenbach a catturare l’attenzione del coordinatore dei Dipartimenti Informazione e Cultura dell’UCEI e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, che nel suo It Happened Tomorrow riflette sul significato di questa professione.
Luciana Pacifici aveva solo otto mesi quando caricata con la sua famiglia su un treno per Auschwitz in un viaggio, cui la neonata non sopravvisse. A lei si propone di dedicare le vie che in Italia, e in particolare a Napoli, portano oggi il nome di Gaetano Azzariti, che fu presidente dell’infame Tribunale della razza sotto il fascismo e che si riciclò come insigne giurista nel dopoguerra fino a diventare presidente della Corte costituzionale. È questa la vicenda raccontata questa settimana dalla rubrica Italics.
Ancora, a ricordare, tra le altre cose la ferita delle Leggi razziste è il ritratto del giornalista e regista Gillo Pontecorvo, frutto del progetto di collaborazione tra la redazione di Pagine Ebraiche e il corso di italianistica del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA).
Si avvicina infine la festa di Shavuot. In Bechol Lashon, il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino, riflette sul significato del precetto “Ama il prossimo tuo come te stesso” e della transizione da Lag BaOmer a Shavuot.

Rossella Tercatin

(19 maggio 2015)