Qui Venezia – Luigi Luzzatti
Per capire il Primo Novecento italiano si può studiare a fondo la vita di Luigi Luzzatti, giurista, bancario, economista nonché, per un anno, Primo ministro del Consiglio (il primo ebreo italiano a guidare l’Italia). Attorno alla sua figura si concentrano gli studi e le riflessioni al centro della due giorni di Convegno “Luigi Luzzatti e la Grande Guerra” in corso a Venezia, promosso dall’Istituto Veneto, con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Riavvolgendo i fili della storia di Luzzatti, si scopre infatti molto di cosa fu l’Italia del periodo della Prima guerra mondiale e si comprende anche la realtà attuale del nostro paese attraverso una lente privilegiata. Il patriottismo figlio degli ideali risorgimentali, il senso delle istituzioni, la scelta difficile tra interventismo e neutralismo nella Grande Guerra, la questione della minoranza ebraica ma anche l’attenzione al caso armeno, la visione economica e il carteggio con Keynes, Luzzatti da una parte è una figura di primo piano della storia recente italiana dall’altra rappresenta un termine di paragone per analizzare questioni e problematiche del Bel Paese. A dimostrarlo, la complessità e varietà delle autorevoli relazioni protagoniste del convegno veneziano, organizzato da Pier Luigi Ballini (Università degli studi di Firenze, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti) e che ha visto intervenire diversi storici, tra cui Francesco Margiotta Broglio e Paolo Pecorari, curatori (assieme a Ballini e Mario Toscano) del volume pubblicato dalla Camera dei Deputati e in cui sono raccolti i discorsi parlamentari di Luzzatti.
La vicenda dei profughi, di grande importanza e non soltanto a livello regionale, è indagata tenendo presenti quelle di storia militare, economica e sociale del Veneto, soprattutto il Comitato parlamentare veneto per l’assistenza ai profughi di guerra e l’Alto Commissariato, promossi e presieduti da Luigi Luzzatti.La ricchezza di documentazione posseduta dall’Istituto consente anche un’analisi delle posizioni luzzattiane sui problemi del dopoguerra, dai trattati di pace alla “questione fiumana”, sul futuro dell’Europa e sul ruolo della Società delle Nazioni.Il convegno sarà accompagnato da una mostra di documenti provenienti dai fondi archivistici dell’Istituto Veneto.
Accanto al convegno, anche una piccola mostra di documenti provenienti dai fondi archivistici dell’Istituto Veneto, tra cui una lettera firmata dall’economista John Maynard Keynes e una di Gabriele D’Annunzio, in cui quest’ultimo sollecita Luzzatti a dargli il proprio appoggio per l’impresa di Fiume.
(20 maggio 2015)