Robert Wistrich (1945-2015)
Scompare a Roma lo storico e studioso di fama mondiale in tema di antisemitismo Robert Solomon Wistrich, in visita nella capitale dove doveva tenere una serie di conferenze. Nato nel 1945 nell’allora Repubblica Socialista Sovietica Kazaka (paese in cui i suoi genitori si erano rifugiati per sfuggire all’antisemitismo polacco), Wistrich studiò a Cambridge e poi in Israele dove appena ventenne collaborò con New Outlook, il mensile fondato dal filosofo Martin Buber. Dopo il dottorato all’Università di Londra divenne direttore delle ricerche in ambito storico della Weiner Library, una delle più prestigiose istituzioni dedicate allo studio della Shoah, nata nel 1933 come osservatorio e centro nel quale si smistavano informazioni riguardo la persecuzione degli ebrei d’Europa e riconvertita come centro di ricerca dopo la guerra.
Professore di storia ebraica alla Hebrew University, Wistrich era direttore del Vidal Sassoon International Center for the Study of Antisemitism, ente che raccoglie ricerche per capire il fenomeno dell’antisemitismo attraverso le epoche e pone l’accento sul rapporto tra ebrei e non ebrei nei momenti di crisi. Per il Vidal Sassoon Center aveva recentemente pubblicato “Holocaust Denial, the politics of perfidy”, una dissertazione sulla negazione della Shoah analizzata nei diversi paesi (dalla Francia fino al Giappone) e “From Ambivalence to Betrayal, The Left, the Jews, and Israel”, nel quale esplorava la trasformazione della sinistra rispetto all’ebraismo e la nascita di Israele: dall’ambivalenza al ‘tradimento’.
Tra i suoi numerosi studi e pubblicazioni si distinguono inoltre “Socialismo ed ebrei” edito dall’Università di Oxford per il quale ricevette il premio dell’American Jewish Committee, “Gli Ebrei di Vienna all’epoca di Franz Joseph”, “L’odio più lungo” (The Longest Hatred), la storia dell’antisemitismo trasposta poi in documentario realizzato dalla PBS e “A Lethal Obsession” nel quale esaminava l’antisemitismo dalle origini alla Jihad degli estremisti islamici.
Lo storico faceva parte inoltre del Consiglio per le Relazioni Estere di Israele che opera per il World Jewish Congress e tra il 1999 e il 2001 fu uno dei sei storici a partecipare alla commissione internazionale cattolico-ebraica che indagava sul ruolo di papa Pacelli nella Seconda guerra mondiale. Durante la scorsa estate Wistrich era stato invitato a parlare alla Knesset, il Parlamento israeliano, per mettere in guardia sulle nuove forme di antisemitismo e le tensioni che avevano colpito gli ebrei d’Europa sotto forma di antisionismo. In quell’occasione aveva affermato: “Ci troviamo in una nuova e difficile epoca per tutti gli ebrei d’Europa”.
Ad esprimere il proprio cordoglio anche David Meghnagi, direttore del Master internazionale di II livello in didattica della Shoah e dell’International Center for Modern Jewish Civilization and Israel Studies presso l’Università di Roma Tre: “La scomparsa del professor Wistrich lascia un vuoto incolmabile. Il suo ricordo sia di benedizione per i familiari e per tutti coloro che hanno condiviso con lui una stagione di ricerca e di impegno civile indimenticabili”.
Rachel Silvera
(20 maggio 2015)