La rassegna settimanale di melamed
Razzismo quotidiano
Melamed è una sezione specifica della rassegna stampa del portale dell’ebraismo italiano che da tre anni è dedicata a questioni relative a educazione e insegnamento. Ogni settimana una selezione della rassegna viene inviata a docenti, ai leader ebraici e a molti altri che hanno responsabilità sul fronte dell’educazione e della scuola. Dalla alcune settimane la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aggiunge al lavoro di riordino e selezione settimanale un commento, per fare il punto delle questioni più trattate sui giornali italiani ed esteri.
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Razzismo quotidiano
Continuano gli insulti e le offese, e continuano ad arrivare minacce alla ragazzina pisana che, dopo aver ricevuto nelle settimane passate diverse lettere razziste e xenofobe è rientrata a scuola negli scorsi giorni. Un altro foglio di quaderno spiegazzato e una frase di sfida, che si aggiunge alle parole xenofobe: “Hai raccontato tutti ai giornalisti e ai carabinieri. Tanto nessuno ci scoprirà mai”. Intanto i professori non parlano, evitano le domande e “Si affidano all’inchiesta”, così come il dirigente scolastico che preferisce non commentare. Solo un professore – che non insegna nella classe coinvolta – rompe il silenzio: “Ci insegnano che più si parla dei fenomeni che vogliamo combattere e più è facile estirparli. Noi docenti, se restiamo zitti, non siamo di buon esempio”. E gli studenti, all’uscita di scuola, raccontano che fino ad oggi non c’è mai stato un momento dove poter parlare tutti insieme della cosa. Si continua a parlarne, invece, sui giornali, dove alle cronache si aggiunge un’intervista all’ex campione del mondo Lilian Thuram, autore di due libri che parlano di razzismi, e nei commenti viene citato “Il Signore delle Mosche”. Ma (Corriere Fiorentino, Corriere della Sera, Repubblica)
Studenti/bis. A Vigevano, intanto, uno studente è stato sospeso per 20 giorni per aver rimosso il crocifisso dalla classe e averlo appeso fuori dalla finestra (“A quanto pare – scrivono i giornali – lui è islamico”). Sempre a Vigevano un altro studente, quindicenne, ha iscritto una sua insegnante a un gruppo di WhatsApp su cui viene scambiato materiale pedopornografico, e in questo caso alla sospensione si è aggiunta una denuncia, sporta dalla docente. (La Stampa, il Giornale e il Secolo d’Italia, 22 maggio)
Piccole scienziate crescono. In America le studentesse che si dedicano alle materie scientifiche sono ancora troppo poche rispetto ai colleghi maschi e – per esempio – la maggior parte di coloro che lavorano nella Silicon Valley sono maschi bianchi, e ci sono stati accuse aperte di discriminazione. Arriva allora “Miles From Tomorrowland”, serie animata per la televisione della Disney che vuole affascinare le bambine di tutto il mondo e appassionarle alla scienza, anche grazie alla consulenza della Nasa e di Google. (La Stampa, 26 maggio)
Tv ragazzi? Denuncia l’Avvenire (28 maggio) che le emittenti italiane hanno riscritto le regole sul rapporto fra televisione e ragazzi, in un testo che assolve in anticipo dalle possibili contestazioni di fare una cattiva tv per i più piccoli grazie a una serie di cavilli inseriti nel testo che aggiorna il codice di autoregolamentazione “Tv e minori” sottoscritto nel 2002 e recepito due anni più tardi.
Studiare, una questione di principio. A metà maggio ad Amburgo Ingeborg Rapoport ha discusso con successo la sua tesi di laurea: era stata rifiutata dai nazisti nel 1937, e la studentessa ha oggi 102 anni. Ha sottolineato che si trattava di una questione di principio, un lavoro – quello di aggiornamento della ricerca dopo una vita che l’aveva portata su altri percorsi – compiuto non per se stessa ma per le vittime del nazismo, e ha ringraziato l’ateneo “per la pazienza dimostrata”. (Italia Oggi, 22 maggio)
Il mondo come è. il presidente dei Boy Scouts of America, Robert Gates, ha chiesto giovedì scorso di porre fine al divieto di avere leader adulti omosessuali: “We must deal with the world as it is, not as we might wish it to be”. (The New York Times, 22 maggio)
Infanzia rubata. In una lunga intervista (la Repubblica, 24 maggio) Tilde Giani Gallino, docente di psicologia dello sviluppo, racconta come la sua infanzia, segnata dai ricordi della guerra, abbia condizionato la sua scelta di dedicare tutta la vita allo studio di quella fase della vita che a lei è stata rubata.
A scuola di vela. Compare su il Tempo (28 maggio) la notizia che la scuola ebraica di roma, ha ospitato una simulazione di vela e windsurf, in collaborazione con la Lega Navale nell’ambito del progetto “Roma Capitale del Mare”.
Il potere delle note. La musicoterapia continua a dimostrarsi valida, a tutte le età e finalmente, come racconta la specialista Isabella Basile sulle pagine milanesi del Corriere della sera (24 maggio) si inizia a parlarne, in un susseguirsi di convegni. Esistono diversi progetti poco conosciuti che fanno ben sperare: ottengono risultati significativi e scientificamente provati.
Appello sul merito. “Ci sono professori che non danno mai 10. Così intendono il rigore. Si fermano all’8. Invece i voti alti vanno dati. Senza paura. Il talento va riconosciuto”. Questo il parere di alcuni presidi, espresso dopo l’annuncio dell’Università statale di Milano che intende premiare il merito con il primo anno gratis per coloro che hanno avuto la lode alla maturità e l’appello lanciato dal direttore scolastico regionale, che chiede di dare 10 a chi lo merita.
Mediterraneosiamo. Gli studenti di 10 classi lombarde dialogano con gli alunni di 10 istituti aldilà del Mediterraneo grazie a un progetto del Centro Italiano per la Pace nel Medio Oriente organizzati in seguito agli attentati di Parigi e agli episodi di terrorismo di matrice islamica, per combattere sospetto e indifferenza. (Il Giorno Milano, 27 maggio)
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(29 maggio 2015)