Da Gaza nuovi razzi

rassegnaAlcuni razzi sono stati sparati ieri sera dalla Striscia di Gaza contro il Sud di Israele. Non sono stati registrati feriti o danni a edifici, dichiarano le autorità israeliane. Entrambi i missili sono caduti in uno spazio aperto nell’area di Sdot Negev, zona in cui sono risuonate le sirene d’allarme così come a Netivot e Ashkelon. “Ogni escalation di violenza riceverà una dura risposta”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale di Sdot Negev Tamir Idan. L’attacco arriva a pochi giorni da un altro lancio effettuato dalla Striscia.

L’Isis chiude i rubinetti. Isolati e senza acqua: questa la strategia dell’Isis che, dopo la presa di Ramadi, ha chiuso le condotte della diga della città sul fiume Eufrate generando una crisi idrica nelle città irachene circostanti. “Una mossa – riporta oggi il Fatto Quotidiano – che secondo gli esperti, servirebbbe per riuscire a sfruttare il basso livello del fiume a scopi militari e che ha generato il rischio di allarme umanitario in tutta la regione di Anbar, al confine con la Siria”.

Ricostruire il rapporto incrinatosi con gli Stati Uniti e ritornare ad un sostegno bipartisan di democratici e repubblicani: questo l’auspicio di Shimon Peres, ex presidente dello Stato ebraico e premio Nobel per la Pace, protagonista di un ampio servizio di Panorama. Quella con l’America, dichiara, “è una crisi che dobbiamo superare”. L’ex presidente poi aggiunge: “Tutti sanno che sono accadute delle cose e non vedo il motivo per cui io mi debba immischiare giudicando gli sbagli commessi. Non credo sia utile”.

Turchia, l’ira di Erdogan. A tre giorni dalle elezioni in Turchia, il presidente Erdogan perde le staffe e ingaggia una crociata contro il direttore del giornale (prediletto da laici e intellettuali) Cumhurriyet chiedendo l’ergastolo. La pietra dello scandalo sarebbe la pubblicazione, lo scorso venerdì, di uno scoop sui camion dei servizi segreti turchi carichi di armi per i ribelli jihadisti siriani con tanto di foto e video. Una mossa che non è piaciuta a Erdogan e lo ha portato ad accusare il direttore della testata di spionaggio. Secondo la Stampa, la Turchia avrebbe da due anni il primato per il numero più alto di giornalisti in carcere con 40 detenuti.

Roma, centri sociali contro CasaPound. Scoppia la polemica dopo che, ieri, la polizia ha bloccato la protesta dei centri sociali contro la sede di CasaPound di Primavalle che a sua volta protestava chiedendo lo sgombero dei campi nomadi. Il sit-in dell’estrema destra, al quale hanno partecipato 60 persone, invece è proseguito senza intoppi in quanto autorizzato dalla Questura. Le polemiche che da giorni infiammano la capitale sono scoppiate a seguito dell’incidente nel quartiere romano di Boccea dove tre ragazzi rom hanno investito e ucciso una donna di quarant’anni. A confessare ieri uno dei tre, minorenne, che sostiene di aver sbagliato pedale della macchina non riuscendo a frenare. (Il Messaggero)

Donne e religioni. Si apre oggi a Roma il quinto convegno di confronto tra scienza, teologia e istituzioni “Donne e religioni” promosso dall’associazione Sound’s good. Su Avvenire l’intervento di alcune studiose tra cui la storica Anna Foa, che riflette sul ruolo della donna ebrea nella preghiera.

All’Expo con Israele. Il Padiglione dell’Esposizione universale Made in Israel continua ad essere protagonista: sul Corriere della Sera Orizzonti è l’esempio della risposta virtuosa alla coltivazione delle terre aride (si fa riferimento in particolare al campo coltivato verticale, vera e propria attrazione all’Expo). Libero invece fa riferimento ad un’attrazione un po’ più pop che fa avvicinare i curiosi al Padiglione Israele: le sonorità dance che si spandono, gettonatissime dai più giovani.

Fifa, si indaga ancora. Dopo le dimissioni del presidente della Fifa Sepp Blatter, proseguono le indagini sulla federazione. Ad essere nel mirino dell’FBI sono i mondiali del 2018 e 2022 assegnati a Russia e Qatar per corruzioni, tangenti e riciclaggio di denaro. (Repubblica)

Calcio, il tifo dell’odio. Due tifosi juventini sono stati condannati a due mesi per aver fatto il saluto romano allo stadio. A riportare la notizia è, tra gli altri, La Stampa.

Milano, in prima fila per il cinema israeliano. Apre domenica la retrospettiva dedicata al cinema israeliana allo Spazio Oberdan con proiezioni mattina, pomeriggio e sera. Prevista anche la presentazione di alcuni libri tra cui “La dieta kasher” (ed. Giuntina) curato dalla giornalista della redazione UCEI Rossella Tercatin. (Il Giornale)

I sostenitori di Salvini. Durante la visita del leader di Lega Nord Matteo Salvini a Saronno, a rispondere ai suoi detrattori ci ha pensato una sostenitrice esagitata, che ha dichiarato: “Perché non apriamo i forni di Auschwitz per questa gente? Non servono, devo pagare le tasse per loro?”. (Il Fatto Quotidiano)

Percorsi di gusto. Sulla Stampa si parte alla scoperta dei sapori d’Israele: dal profumo di carpa arrostita, fichi e miele che fa convergere culture e religioni diverse, al vino casher dal Golan al Negev.

Una stanza per sé. Quattordici mesi rinchiusa in camera per raccontare, attraverso le foto, la vita di chi abita nella Striscia di Gaza: questa la scelta dell’artista palestinese Nidaa Badwan che attraverso i suoi autoritratti dice di aver riacquistato la libertà “dal grigiore e dalla bruttezza di Gaza, dall’assedio israeliano e dalle imposizioni degli uomini di Hamas”. (Corriere della Sera)

Era stato condannato a 11 giorni di carcere per essere stato sorpreso a mangiare un panino con carne di maiale in una base dell’esercito israeliano: ora il soldato incriminato ha visto la revoca della sua punizione, alla luce delle tante polemiche suscitate. A riportare la notizia è Avvenire.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(4 giugno 2015)