Ebrei di Libia, nuove pagine da leggere
Una minoranza in lotta per la sopravvivenza, costretta a confrontarsi con il colonialismo europeo, il panarabismo, l’antisemitismo fascista, il fondamentalismo islamico. Un confronto duro e quotidiano con la realtà, dall’emanazione delle Leggi Razziste fino all’ultimo drammatico esodo imposto dal governo libico dopo la Guerra dei sei giorni e completato dopo l’ascesa al potere di Gheddafi.
Sono pagine amare quelle rievocate da Maurice Roumani in “Gli Ebrei di Libia. Dalla Coesistenza all’esodo”, volume edito da Castelvecchi che sarà presentato questo pomeriggio alle 18, nell’aula magna di Palazzo Baleani (Corso Vittorio Emanuele II). Ad intervenire, assieme all’autore, anche il consigliere UCEI Victor Magiar, Luigi Goglia (Università Roma Tre) e Daniele Scalea (ISAG). Modererà il confronto la ricercatrice Claudia De Martino.
Fondato su fonti archivistiche e orali spesso inedite, il lavoro di Roumani – storico, docente e fondatore di un prestigioso istituto di ricerca dedicato all’ebraismo sefardita – costituisce una nuova preziosa testimonianza su quei giorni.
Come riconosce Margin Gilbert, tra i più eminenti studiosi contemporanei, nella prefazione al testo: “Roumani rivela una piena padronanza della storia sociale e politica, ma dimostra anche una fine comprensione delle vite, delle speranze, dei timori e delle aspirazioni degli ebrei libici. Questo volume è una testimonianza delle loro sofferenze e della loro forza d’animo”.
(8 giugno 2015)