Expo – Cibo, dalle innovazioni israeliane
alle regole alimentari ebraiche

IMG_20150610_120827Ancora l’universo delle start up israeliane protagoniste ad Expo. In queste ore si è tenuto infatti al Padiglione Israele il secondo appuntamento organizzato dall’ufficio Commerciale e Investimenti d’Israele a Milano. Un incontro ideato per presentare alcune delle innovazioni israeliane nel mondo agroalimentare e per creare possibili collaborazioni con aziende italiane. Tre le realtà sbarcate da Tel Aviv a Milano per raccontarsi, e altrettanti i progetti presentati: un sistema per controllare il clima all’interno delle serre e combattere il problema dell’umidità (Drygair Energies, presentato dalla Ceo Rona Orlicky); un programma per la gestione dei big data in agricoltura, che permette di implementare l’efficienza produttiva delle aziende che si occupano di coltivare ad esempio ulivi e vino (Field in tech, presentato dal Ceo Boaz Bachar); il più piccolo vegetale al mondo ideato per garantire l’apporto proteico necessario al fabbisogno quotidiano di ogni persona (Hinoma agro industrial, presentato dal Ceo Ron Salpeter). E dopo una mattinata dedicata all’innovazione, questa sera il tema del Padiglione Israele sarà la tradizione alimentare ebraica con la presentazione del libro La dieta kasher: storia, regole e benefici dell’alimentazione ebraica” (AA.VV., a cura di Rossella Tercatin, Giuntina 2015), appuntamento organizzato dal Keren Kayemeth Leisrael (Fondo Nazionale Ebraico) assieme all’Associazione Medica Ebraica. Nel corso dell’incontro l’assessore alla Casherut dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Jacqueline Fellus racconterà l’evolversi del progetto K.it, l’ente nazionale per la kasherut in Italia. Ospiti dell’evento – introdotto dal Consigliere UCEI nonché presidente dell’Ame Italia Giorgio Mortara – rav Alberto Moshe Somekh assieme a Victoria Acik, medico omeopata, e Laura Ravaioli, chef del Gambero Rosso Channel e collaboratrice di Pagine Ebraiche.

(10 giugno 2015)