Zagabria, sanzioni in arrivo
Probabili sanzioni per la federazione calcistica croata dopo l’episodio della svastica, disegnata da alcuni ultrà sul terreno di gioco, propagata sugli schermi di mezzo mondo nel corso dell’incontro tra Croazia e Italia (tra le ipotesi, l’esclusione della squadra dai prossimi Europei).
“C’è stata negligenza che ha danneggiato tutte le istituzioni che si battono per i valori democratici, europei e antifascisti” si legge in una nota diffusa dal governo di Zagabria, riportata tra gli altri dal Corriere della sera.
Il numero uno della Federcalcio Davor Suker, dal canto suo dice: “Ora lo Stato ci deve aiutare, perché abbiamo preso uno schiaffo dagli hooligans e lo ha preso non soltanto il calcio”.
Profughi, crisi aperta. Frontiere bloccate, l’indifferenza di molti a livello europeo, la carenza di infrastrutture e servizi adeguati: l’emergenza profughi si fa dilagante. Un tema scelto in apertura da molti giornali, che spaziano dal caso Ventimiglia alla gestione dell’emergenza tra Milano e Roma.
“Soluzione ponte” (come l’ha definita il prefetto Francesco Paolo Tronca) alla stazione centrale del capoluogo lombardo, che per giorni ha accolto centinaia di migranti nel mezzanino. Chiuso il mezzanino, per i profughi sono stati aperti due negozi in una galleria della stazione, un punto d’appoggio provvisorio e di smistamento per i vari centri d’accoglienza (La Repubblica Milano).
Roma, Comunità ebraica al voto. Si vota oggi per il rinnovo del Consiglio e della Consulta della Comunità ebraica di Roma. Quattro le liste in corsa, con altrettanti candidati alla presidenza: da Ruth Dureghello (Per Israele) a Maurizio Tagliacozzo (Menorah), da Claudia Fellus (Binah-Cer posto per tutti) a Fiamma Nirenstein (Israele siamo noi). “Grande il ricambio di consiglieri con molti rappresentanti dei vari schieramenti che non si sono ripresentati perché hanno raggiunto il tetto dei mandati” (Corriere Roma).
La minaccia Isis. Su La Stampa Domenico Quirico offre un’analisi sull’avanzata dell’Isis e di come le sue strategie abbiano trasformato la guerra. “Non più il sanguinoso bricolage esplosivo fatto di camion bomba e vecchie armi anticarro, gli spettri della rivolta irachena contro i soldati di Bush – scrive Quirico – ma colonne mobili ben armate che squassano e annientano le armate sciite e l’esercito di Bashar”.
Il Fatto Quotidiano pubblica inoltre un reportage di Robert Fisk per il quotidiano inglese The Indipendent. “Ecco alcuni dati di fatto inquietanti – scrive Fisk – ’Isis e Jabhat al-Nusra stanno scagliando contro le forze di Assad una serie di attacchi suicidi con camion bomba e lungo un fronte talmente vasto che spesso l’esercito nulla può fare per mancanza di uomini.
Samantha Comizzoli verso l’espulsione. È stata arrestata dalla polizia l’attivista italiana Samantha Comizzoli, protagonista in questi mesi di pagine di odio e violente prese di posizione anti-israeliane. L’attivista si trova ora all’aeroporto David Ben Gurion di Tel Aviv, in attesa di essere espulsa dal Paese. Comizzoli è stata arrestata a Nablus, trovata in possesso di una carta d’identità palestinese contraffatta, mentre il suo permesso di soggiorno sarebbe scaduto da un anno. L’attivista, scrive oggi il Quotidiano Nazionale, si rifiuta di rispondere alle domande della polizia e avrebbe iniziato uno sciopero della fame.
L’indagine Pew sull’odio. Italia e Polonia in testa in Europa per antisemitismo e ostilità verso islamici e nomadi: è il dato che emergerebbe da una ricerca dell’istituto americano Pew, oggi raccontata da Repubblica. In Italia il tasso di diffidenza nei confronti degli ebrei sarebbe pari al 21 percento.
Gaza, i tunnel e la disoccupazione. Su Avvenire si legge che la distruzione massiccia avviata dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi dei tunnel sotterranei che collegano la Striscia di Gaza all’Egitto, attraverso cui arrivano le armi per i terroristi, avrebbe avuto come conseguenza un aumento del tasso di disoccupazione a Gaza, pari al 44 percento della forza lavoro.
Marino: “A Roma l’amore conta”. Molte centinaia di migliaia di persone sono sfilate nella Capitale per il tradizionale Gay Pride. “A Roma l’amore conta” ha affermato il sindaco Ignazio Marino, presente al corteo con lo striscione di Roma Capitale (Il Messaggero).
Gitai racconta Rabin. La Stampa pubblica un’ampia intervista al regista israeliano Amos Gitai, protagonista in questi giorni di una retrospettiva sui suoi film all’interno della manifestazione “Poevisioni” a Genova. “Il momento è molto triste ma essere pessimisti significa diventare immobili. L’ottimismo è invece l’unico modo per reagire e andare avanti” l’appello di Gitai, che sta lavorando a un nuovo film (intitolato Rabin the last date) che racconta la storia dell’assassinio si Itzhak Rabin.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(14 giugno 2015)