Le Pen-Salvini, c’è l’intesa

rassegna Si chiama “Europa delle Nazioni e delle Libertà” il nuovo gruppo nato al Parlamento Europeo di cui fanno parte tra gli altri il Front National di Marine Le Pen e la lega di Matteo Salvini, insieme ad alcuni partiti in lotta contro migranti ed euro. “Spezzeremo il monopolio dell’inciucio tra socialisti e popolari”, le parole di Salvini riportate dal Corriere.

Duro colpo ad Al Qaeda. È stato ucciso da un missile lanciato da un drone statunitense Nasir al Wuhayshi, il numero due del movimento terroristico di Al Qaeda, di cui è stato uno dei fondatori. Al Wuhayshi era vice di Al Zawahiri, ha combattuto in Afghanistan dove è stato assistente di Osama Bin Laden, poi è passato in Iran e nello Yemen, dove si trovava, nella regione dell’Hamadrout, al momento in cui è stato colpito. La notizia è stata confermata sia dalla Casa Bianca sia dai suoi compagni all’interno di Al Qaeda che lo piangono ma hanno già nominato un successore. Si tratta di Qasim al Raymi, spiega il Corriere, fino a ieri responsabile dell’apparato militare.

Isis, persa Tel Abyad. Battuta d’arresto per l’Isis, che ha perso Tel Abyad, città siriana alla frontiera con la Turchia e punto di transito vitale per i jihadisti. Si tratta della più grande sconfitta dalla creazione del Califfato, avvenuta dopo due settimane di battaglie con i guerriglieri curdi (Avvenire). Un reportage su La Stampa racconta la fuga di migliaia di profughi, che come decine di migliaia di civili siriani di Tel Abyad avevano già fatto, hanno passato il confine, il quale tuttavia è stato chiuso dalle autorità turche lo scorso 10 giugno.

Emergenza profughi, braccio teso dal Memoriale. La Fondazione Memoriale della Shoah di Milano darà asilo notturno a 30 donne con bambini, per offrire il suo contributo nell’accoglienza dei migranti che continuano ad arrivare nella stazione centrale del capoluogo lombardo. La decisione è stata presa d’intesa con la Comunità di Sant’Egidio, socio della Fondazione, che metterà a disposizione i propri volontari. “Partecipare a una situazione di emergenza umanitaria è un gesto dal quale non vogliamo e non possiamo sottrarci, anche nel valore simbolico di questo luogo, emblema per eccellenza della necessità di accogliere le diversità”, la dichiarazione del vicepresidente della Fondazione e vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach riportate da Repubblica. Nel frattempo, resta altissima la tensione a Ventimiglia, al confine con la Francia che rimane chiuso dalla polizia, dopo lo sgombero di ieri dei migranti accampati, alcuni dei quali sono stati portati via di peso tra disordini e proteste. L’Unione Europea, riporta sempre Repubblica, ha rimandato a luglio l’accordo sui profughi.

Firenze, il ritorno del Balagan Cafè. Torna per una nuova stagione di letteratura, musica e cucina il Balagan Cafè, la manifestazione culturale organizzata dalla Comunità ebraica di Firenze nel giardino della sinagoga. Il primo dei cui cinque appuntamenti, raccontati oggi dalla stampa fiorentina, avrà luogo domani. Il festival, che ha la direzione artistica di Enrico Fink, si aprirà con i saluti della presidente Sara Cividalli.

Israele, ritirato il film su Yigal Amir. È stato ritirato dal Jerusalem Film Festival il documentario “Beyond the Fear”, che racconta la storia di Yigal Amir, il giovane estremista che sparò a Ytzchak Rabin 20 anni fa e sta ora scontando l’ergastolo. A levarsi contro la pellicola, spiega Repubblica, la voce dell’ex presidente israeliano Shimon Peres. A vietarne la riproduzione all’interno del festival cinematografico di Gerusalemme è stato invece il ministro della Cultura Miri Regev, che dopo le polemiche suscitate ha minacciato il blocco dei finanziamenti statali alla manifestazione, che si aprirà il prossimo 9 luglio – come avevamo anticipato ai nostri lettori – con “Mamma Mia” di Nanni Moretti.

Crisi nel governo palestinese. Il Fatto Quotidiano riporta la notizia che il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen avrebbe minacciato di far dimettere il governo guidato dal primo ministro Rami Hamdallah entro 24 ore, “per l’impossibilità di operare nella Striscia di Gaza e le difficoltà frapposte di Hamas”.

Spalato, della svastica si sapeva da prima di Italia-Croazia. Zoran Cvrk, dirigente incaricato della sicurezza in seno alla Federcalcio croata, ha confermato le voci secondo cui lui e altri dirigenti sapessero della svastica disegnata sull’erba del campo dello stadio di Spalato. “Non abbiamo reagito in tempo, mi sento responsabile per l’incidente e accetterò qualsiasi decisione della Federcalcio”, le dichiarazioni di Cvrk (Il Messaggero).

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked

(17 giugno 2015)