Qui Torino – Il trauma della Memoria
Continua a raccogliere consensi in tutta Italia la pellicola “I figli della Shoah”, scritta da Cesare Israel Moscati e dedicata ai traumi ereditati dai figli e dai nipoti dei Testimoni dell’orrore nazifascista. Numerose le interviste condotte da Moscati, scaturite in particolare dalla lettura del racconto “Le candele della memoria” (ed. Sansoni) di Dina Wardi.
Ieri a Torino, nella sede della Comunità ebraica, una nuova proiezione dell’opera prodotta da RaiCinema con regia di Beppe Tufarulo.
“Mia madre è rimasta orfana a 9 anni. Di tutta la sua famiglia sono stati uccisi in trenta ed è tornato soltanto un cuginetto: Isacco Sermonetta. Mio padre ha avuto due fratelli ad Auschwitz e due alle Fosse Ardeatine. Quando ero bambino ho ricreato fantasticamente il loro dolore e davanti alle foto delle vit‐time di quell’abominio, davanti alle immagini degli zii Marco, Emanuele e Davide, tante volte mi sono trovato a raccontare gli alti e bassi della mia vita. A loro, gli zii mai conosciuti, ho parlato della scuola, delle partite a pallone, dei primi sentimenti amorosi. Ho creato una dimensione tutta mia. È stato e continua ad essere difficile. Oggi come allora. Ma questo film – ha raccontato Moscati a Pagine Ebraiche – mi ha senz’altro aiutato ad elaborare”.
(19 giugno 2015)