Qui Milano – Emergenza migranti
L’aiuto dalle istituzioni ebraiche

letti memoriale Sono arrivati lunedì sera tardi i primi ospiti del Memoriale della Shoah di Milano, che ha aperto le porte ad alcuni dei profughi accampati alla Stazione Centrale per far fronte all’emergenza umanitaria che coinvolge ondate di migranti che arrivano in Italia. Ragazzi in prevalenza eritrei e siriani hanno dunque avuto la possibilità di dormire all’interno della struttura, allestita con trenta letti per dare asilo la notte a partire dalle 20.30. L’accoglienza è gestita dai volontari della Comunità di Sant’Egidio, socio fondatore del Memoriale.
In queste ore critiche, le istituzioni e le organizzazioni ebraiche milanesi – oltre al Memoriale anche la Comunità e l’associazione chabad Merkos – si sono mostrate unite nella volontà di portare velocemente soccorso e assistenza ai profughi confluiti nel capoluogo lombardo, lavorando in stretta collaborazione con le organizzazioni cittadine.
La Comunità ebraica di Milano ha avviato oggi un’iniziativa in collaborazione con un’altra organizzazione di volontariato che opera nel campo del sociale, i City Angels, per raccogliere beni di prima necessità. Vestiti, prodotti per l’igiene personale e coperte possono essere lasciati in un apposito cesto presso la Comunità stessa, per poi essere distribuiti dai City Angels.
Con la Comunità di Sant’Egidio si è infine mossa anche la cucina sociale casher del Merkos Beteavòn, che già da tempo collabora con i suoi volontari per fornire pasti ai senzatetto di Milano. Già da lunedì sera sono dunque stati recapitati dei pasti completi a consumo dei profughi che hanno dormito al Memoriale.
Sempre al Binario 21, si svolgerà questo pomeriggio alle 16 l’incontro intitolato “Il peccato dell’indifferenza – L’Europa e i perseguitati di oggi e di ieri”. Dopo un saluto del presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Ferruccio De Bortoli, interverranno la testimone e presidente dell’Associazione Figli della Shoah Liliana Segre, Seble Woldeghiorghis, dell’Assessorato Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, il giornalista Gad Lerner, e il politico e sociologo Luigi Manconi. “Non c’è certo la stessa indifferenza che circondò noi ebrei in quel periodo, vedo per fortuna molti atti di solidarietà”, ha affermato Liliana Segre. Suo l’invito a stare comunque sempre molto attenti, “perché l’indifferenza — mi sono battuta perché quella parola apparisse sul muro di pietra al Binario 21 — è sempre in agguato”.

f.m. twitter @fmatalonmoked

(23 giugno 2015)