Qui Roma – Un orto per la socialità

Schermata 06-2457197 alle 14.01.53Pomodori, peperoni friggitelli, zucchine, valeriana. Ecco alcuni esempi di verdure che cresceranno nell’orto rialzato della casa di riposo della Comunità romana e verranno curate dagli anziani ospiti per stimolarne la socializzazione, la capacità cognitiva e la manualità. Lo spazio da coltivare, inaugurato oggi, è il frutto di una iniziativa dell’Italian Council for a Beautiful Israel, il consiglio che rappresenta nel Paese l’associazione ambientalista nata in Israele nel 1968 e che da anni porta avanti il progetto della terapia orticolturale.
“Questo è il primo orto urbano che abbiamo realizzato in una casa di riposo – spiega il presidente di Beautiful Israel Italia Dario Coen – ma non ci fermeremo di certo qui: crediamo profondamente in questo progetto e nel successo della green therapy”.
Un’occasione alla quale non è voluto mancare l’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, per la prima volta in visita alla casa di riposo ebraica: “Questo luogo – ha esordito – è il simbolo di quanto la comunità ebraica di Roma voglia bene ai propri genitori e ai propri nonni. La cura delle piante è indicata in situazioni molto diverse: soldati, malati, bambini e ogni persona che si occupa di uno spazio verde può infatti ottenere benefici. Ora vogliamo che tutto il giardino si trasformi in un grande orto da lavorare”.
Schermata 06-2457197 alle 14.02.04“Beautiful Israel – gli fa eco Massimo Finzi – dimostra quanto l’attenzione per l’ambiente sia profondamente radicata nell’ebraismo: dei 613 precetti da osservare infatti, 213 riguardano il rapporto con l’ecosistema. L’attenzione ambientale è il collante tra una generazione e quella successiva”.
“A cosa servirà l’orto urbano in una casa di riposo? Per prima cosa – afferma Finzi – d aiuterà gli anziani sul piano cognitivo, li porterà riconoscere le verdure attraverso il contatto fisico, li stimolerà poi sul piano psicologico portandoli ad assumersi nuove responsabilità, a socializzare e smettere di essere inattivi”.
Aggiunge poi il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: “Spesso la parola orticello ha assunto la connotazione negativa, ma la verità è che è simbolo di qualcosa di importante: è un luogo nel quale potersi rifornire di cibo senza troppa fatica, come lo era il Gan Eden per Adamo ed Eva, emblema del patto tra D-o e l’uomo”.
“La casa di riposo ebraica è veramente un luogo speciale per il nostro quartiere – interviene il presidente del XI Municipio Maurizio Veloccia – dall’esterno quasi si nasconde mentre all’interno rivela un tesoro, sembra quasi una sorta di Eden attraverso al quale riconnettersi con la terra. I numerosi abitanti di religione ebraica del XI Municipio sono per noi una sorta di pungolo e di sostegno; sono legatissimi al quartiere e non mancano di farci notare quando qualcosa non va: il mio auspicio è quello di continuare a crescere insieme, proprio come questo orto appena inaugurato”.
Schermata 06-2457197 alle 14.02.15L’iniziativa è stato accolta con entusiasmo dagli ospiti della casa di riposo ma anche dal suo presidente David Hannuna che ha spiegato: “Quando l’associazione di Beautiful Israel Italia ci ha proposto questa idea l’ho trovata fantastica e l’ho vista come provvidenziale: sono mesi infatti che, con Walter Verrusio, parliamo di quanto la green therapy possa essere una ricetta ideale per favorire il miglioramento della salute e dell’umore degli anziani”.
“A breve – conclude proprio Verrusio – lo spazio della casa di riposo si colorerà di nuovi fiori per dare vita ad un giardino sensoriale”.
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, anche Carla Di Veroli dello staff del sindaco di Roma Ignazio Marino e il presidente della Deputazione ebraica e neo-eletto consigliere comunitario Piero Bonfiglioli.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(23 giugno 2015)