Qui Milano – La presentazione di Progetto Dreyfus
“Un’azione aggressiva, veloce e diffusa
per contrapporsi al pregiudizio sul web”

IMG_20150624_222957Presentata anche a Milano la campagna di raccolta fondi dell’associazione Progetto Dreyfus, iniziativa impegnata sul web e nel mondo dei social network e legata alla comunicazione su temi come il conflitto in Medio Oriente, Israele e l’antisemitismo. A presentare al pubblico milanese il lavoro svolto fino ad oggi, alcuni degli ideatori, tra cui Beny Raccah, Gianluca Pontecorvo e Alex Zarfati. “A noi non interessa fare informazione – ha affermato Zarfati, raccontando come agisce l’associazione sul web – a noi interessa arginare l’odio online contro Israele e contro gli ebrei e lo facciamo in modo aggressivo, veloce e diffuso”. “Siamo un’organizzazione senza scopo di lucro, apolitica e slegata da organismi comunitari e da qualsiasi altra associazione”, ha continuato Zarfati, che con Pontecorvo e altri loro collaboratori è appena stato eletto in testa alla lista “Giovani per Israele” alla Consulta della Comunità ebraica di Roma e con le stesse persone è socio di un’azienda romana specializzata nella comunicazione di massa attraverso i social network e il web.
Nel corso della serata, gli ex presidenti delle Comunità ebraiche di Milano e Roma, Walker Meghnagi e Riccardo Pacifici hanno invitato i presenti a sostenere economicamente l’iniziativa. “Se non potete partecipare al progetto, aiutatelo in altro modo”, le parole di Pacifici.
A intervenire, anche il giornalista Giulio Meotti, che ha spiegato le radici dell’antisemitismo, sottolineando come quest’ultimo nasca “dalla menzogna”. “Goebbels – ha ricordato Meotti – disse che una bugia ripetuta numerose volte diventa verità ed è così che si diffonde l’antisemitismo ed è così che opera chi vuole delegittimare Israele”. “Ha ragione chi afferma che una bugia detta cento volte diventa verità – ha fato eco lo stesso Zarfati, riferendosi in questo caso in particolare alla propaganda contro israeliana – e noi dobbiamo usare gli stessi mezzi per rispondere”. “Siamo un franchising della buona informazione. Non ci interessa la visibilità, non vogliamo comparire, sappiamo che ci volete bene e abbiamo bisogno del vostro aiuto”, ha concluso. A presentare poi alcuni degli eventi organizzati dall’associazione è stato Pontecorvo, mentre Raccah ha spiegato l’intenzione di rendere più internazionale l’iniziativa, con l’idea di proporla in inglese.
In apertura, il saluto del presidente della Comunità ebraica milanese Raffaele Besso e la lettura di un messaggio dell’ambasciatore di Israele Naor Gilon.

Daniel Reichel

(25 giugno 2015)