L’impegno per il futuro degli ebrei francesi
Hollande: “Costruire come risposta all’odio”

hollande kantor eliseo La nascita a Parigi dell’European Center for Judaism è “la miglior risposta chi pensa che il futuro degli ebrei in Francia sia da un’altra parte”. Così il presidente francese François Hollande ha commentato la realizzazione del nuovo polo culturale ebraico che aprirà le porte nel 2017, finanziato in parte dal Governo francese. Il futuro dell’ebraismo francese ed europeo è stato il tema al centro dell’incontro svoltosi lunedì all’Eliseo con il presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor, nominato Officier de la Légion d’Honneur, la più alta onorificenza dello Stato. “Gli ebrei meritano di vivere qui, di rimanere qui, e di essere al sicuro”, ha affermato Hollande.
Una nuova risposta al dibattito scatenato, tra gli altri,dal premier israeliano Benjamin Netanyahu con il suo invito rivolto agli ebrei francesi all’indomani degli attentati alla redazione di Charlie Hebdo e all’Hypercacher di Porte de Vincennes. A toccare il tema cruciale del numero crescente di aliyot dalla Francia anche Joël Mergui, presidente del Consistoire Central de France, l’Unione delle Comunità ebraiche del paese. “C’è chi si chiede se sia il giusto momento per costruire, proprio mentre molti ebrei se ne stanno andando”, ha affermato al gala di raccolta fondi svoltosi domenica al Municipio di Parigi, alla presenza di molti rappresentanti delle istituzioni nazionali. “Nessuno ha il diritto né di criticare chi parte né di decidere del futuro della maggioranza che resta – la risposta di Mergui – e questo nuovo centro dimostra che solo noi e nessun altro disponiamo di quel futuro”.
La promozione della cultura ebraica, il dialogo interreligioso e i valori della tolleranza, e la lotta contro l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia in Europa, tra i vari meriti espressi da Hollande in riferimento al lavoro dell’EJC e in particolare a Kantor, definito “un uomo di pace, un uomo di cultura, un amico e un amico della Francia”.
“Vedo questo riconoscimento come la testimonianza dell’impegno del Governo francese nei confronti dell’ebraismo francese ed europeo”, la risposta di Kantor. “Spero che la Francia sosterrà e magari anche guiderà l’istituzione di un delegato speciale dell’Unione Europea oltre alla nascita di una task force contro l’antisemitismo a livello europeo così come è stato fatto con grande successo nel Paese”, l’appello che ha poi voluto lanciare.
Originario di Mosca, Kantor è insieme allo EJC anche uno dei principali donatori dello European Center for Judaism. Il centro ospiterà una grande sinagoga, due sale espositive, una palestra, vari uffici e anche un’ampia terrazza per costruire la sukkah. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare questa settimana, e l’edificio sorgerà su una superficie di 45 mila metri quadrati nel 17esimo arrondissement, nella zona di Neuilly dove si concentra una densa popolazione ebraica, concesso dalla municipalità di Parigi a costo zero. Il governo francese si è invece impegnato a offrire un quarto dei fondi necessari alla costruzione.
L’Hôtel de Ville, il palazzo del Municipio di Parigi, ha anche ospitato domenica il gala di presentazione e di raccolta fondi per il centro, al quale hanno partecipato tra gli altri, oltre a Mergui, anche il sindaco Anne Hidalgo, i ministri della Giustizia e dell’Interno Christiane Taubira e Bernard Cazeneuve. Quest’ultimo ha posto grande enfasi sull’importanza di un intervento del governo per limitare il numero di partenze degli ebrei. In sintonia con quanto già affermato dal primo ministro Manuel Valls, tale scelta è per Cazeneuve necessaria: “Gli ebrei francesi – le sue parole – sono l’anima della Francia”.

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked

(2 luglio 2015)