La promessa di Bibi
“Faremo di tutto per riportarli a casa”. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dopo la rivelazione del capo politico di Hamas Khaled Mashaal che ieri ha dichiarato di tenere in ostaggio due cittadini dello Stato ebraico. I due israeliani, ricorda oggi la Stampa, avrebbero attraversato spontaneamente il confine e sarebbero un ragazzo di origine etiope, Avraham Mangisto (in cura per problemi mentali), e un beduino la cui identità è ancora segreta. Quello tra Hamas e Israele, continua il quotidiano, è un braccio di ferro “che conferma l’esistenza di trattative negli ultimi mesi”. Netanyahu pretende la liberazione degli ostaggi, mentre Hamas chiede di riavere liberi gli 80 leader del gruppo terroristico catturati durante l’operazione Margine Protettivo.
Nucleare in Iran: si tratta. Ancora in stasi l’accordo definitivo sul nucleare in Iran con i Paesi del 5+1. “L’orologio diplomatico è fermo” scrive Repubblica. “L’accordo – si legge – è appeso ad un filo che si può rompere o rafforzare”. Una situazione che viene così commentata dal segretario di Stato Usa John Kerry: “Lavoreremo fino a quando sarà necessario ma non siamo disposti a restare al tavolo ancora a lungo. Restano irrisolti gli aspetti più duri”.
Europa, l’odio aumenta. Secondo il rapporto annuale della Ecri, la Commissione europea contro razzismo ed intolleranza del Consiglio d’Europa, l’antisemitismo, l’islamofobia e l’odio razziale sarebbero aumentati drammaticamente nel 2014 in Europa. “Da segnalare – scrive Avvenire – le crescenti tendenze antisemite nelle comunità musulmane, in particolare tra i giovani”.
La tomba di Priebke. Sull’Espresso un reportage rivelerebbe la sepoltura segreta dell’ex ufficiale nazista Erich Priebke, responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. La salma, spiega il settimanale, si troverebbe in un cimitero all’interno di un carcere su un’isola italiana ed è difficile da raggiungere: l’ingresso sarebbe infatti controllato da poliziotti armati e il cimitero avrebbe accesso solo previa autorizzazione.
Colosseo senza urtisti. Entra in vigore oggi il provvedimento varato dal Campidoglio ed elaborato un anno fa dal Tavolo del Decoro che prevede lo spostamento dei camion bar, degli urtisti e dei venditori di souvenir dal centro storico (in particolare il Colosseo) verso nuove aree più periferiche. Gli urtisti, storico mestiere della Roma ebraica, dovranno in particolare spostarsi in via di San Gregorio lato Celio. Sette rappresentanti dei venditori ambulanti, riporta il Messaggero, saranno ricevuti stamane in Municipio per la scelta delle postazioni sulla base del criterio di anzianità. “La decisione del Tavolo del Decoro – ha commentato l’assessore alle Attività produttive di Roma Capitale, Marta Leonori – segna una svolta che la città attendeva da anni”.
Srebrenica, 20 anni dopo. Sulla Stampa un ricordo del massacro di Srebrenica da parte di Emma Bonino, che era presente: “A un certo punto – racconta – mi accorgo di aver visto solo donne, vecchi e bambini. Quante persone ci sono qui?, chiedo. Ero certa, perché mandavamo aiuti, che a Srebrenica ci fossero 42 mila cittadini. A Tuzla fanno i conti, due volte, e ci accorgiamo che ne mancano 8 mila. Tutti uomini, o adolescenti maschi, in età per combattere. Torniamo in mezzo alle tende, parliamo con le donne, e loro ci raccontano che i serbi li hanno divisi, donne vecchi e bambini da una parte, uomini e ragazzi da un’altra. Penso che devo tornare a Roma e denunciare la cosa”.
“Ma nessuno – conclude – mi ascoltò”.
Un regalo che crea polemiche. Fa discutere il regalo del presidente boliviano Evio Morales, che ha donato a papa Bergoglio, in visita nel paese, un crocifisso con falce e martello. Commenta Vittorio Zucconi su Repubblica: “Evo Morales, campione delle 36 diverse popolazioni che hanno sofferto, e soffrono, la sottomissione al potere coloniale e alle vere caste che spremono da secoli gli Indio, doveva trovare una forma di sintesi mistica alla dialettica fra la propria vocazione tardocomunista e la nuova teologia della liberazione portata a San Pietro dal vescovo argentino”.
Unioni civili: si decide entro l’estate. Nessun rinvio, ha avvertito il premier Matteo Renzi: la legge sulle unioni civili, che riconoscerà i diritti per le coppie omosessuali, sarà votata entro l’estate. “Non c’è nessun rischio di slittamento” ha fatto eco Micaela Campana, deputata del Pd, responsabile per Welfare e Diritti (l’Unità).
Anpi e Pd contro il convegno xenofobo. Ieri a Milano alcuni rappresentanti del Partito Democratico e dell’Anpi (l’Associazione Nazionale Partigiani) si sono ritrovati davanti al Pirellone per protestare contro “il convegno xenofobo di Forza Nuova in regione Lombardia per proteggersi dallo ‘tsunami chiamato immigrazione'”.
“Ospitare un convegno del genere – ha commentato il presidente dell’Anpi Roberto Cenati – è un atto provocatorio e xenofobo” (Repubblica Milano).
Kiko e il femminicidio. Sul Venerdì di Repubblica viene delineata la controversa figura del leader dei neocatecumenali Kiko Arguello. Tornato al centro del dibattito dopo aver partecipato al Family Day, Arguello ha dichiarato che il femminicidio sarebe un atto compiuto da uomini “che non vengono più amati dalle proprie mogli”.
Il pregiudizio sotto Petain. Sul Venerdì una lettera a Michele Serra nella quale si ricorda la supplica inviata dai cittadini di un paese francese al maresciallo Petain, nel quale si opponevano ad ospitare 150 ebrei ‘indesiderabili’, perché impauriti dal diverso. Una testimonianza, scrive la lettrice, che ricorda tristemente gli episodi di attualità e dovrebbe far riflettere sul concetto di ‘razza’ ancora troppo predicato da molti.
Rav Di Segni ricorda Wojtyla. Verrà presentato oggi nella sala delle Bandiere della rappresentanza italiana del Parlamento europeo “Immortale. Da Lolek a San Giovanni Paolo II, la grande storia di un uomo venuto da lontano” (ed. Rai Eri) di Antonio Preziosi. Tra i relatori anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni (Avvenire).
Elena, l’interprete di guerra. Esce in libreria “Memorie di una interprete di guerra” (ed. Voland), incentrato sulla figura di Elena Rzevskaja. La studentessa russa arruolatasi nell’Armata Rossa, di origine ebraica, sarà colei che identificherà le ceneri di Hitler studiando le carte conservate nel sotterraneo della Cancelleria del Reich e nel bunker e individuerà i testimoni da ascoltare (Repubblica).
In Israele previdenza più semplice. Gli italiani che soggiornano in Israele o Giappone avranno una previdenza più semplice. L’accordo, siglato a Gerusalemme nel 2010, disciplina la materia in maniera nettamente più sistematica rispetto al passato e verrà applicato sulle persone che sono o sono state soggette alla legislazione degli Stati contraenti e anche ai famigliari e superstiti di tali persone (Sole 24 Ore).
Luoghi condivisi. Una mostra intitolata “Luoghi santi condivisi”, quella che sarà visitabile fino al 31 agosto al MuCEM di Marsiglia e che è dedicata ai santuari condivisi da cristiani, ebrei e musulmani da secoli (Avvenire).
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(10 luglio 2015)