Fare affari in Iran
Dopo la firma dell’accordo sul nucleare con le potenze occidentali, l’Iran è ora al centro dell’economia internazionale. L’intesa di Vienna ha infatti riaperto le porte agli scambi commerciali con Teheran e l’Italia vuole essere protagonista nel mercato iraniano, di cui rappresenta il secondo paese esportatore dopo la Germania. Secondo il Corriere della Sera, la prova iraniana – realtà su cui sta puntando anche la Francia – sarà un test per l’Italia per comprendere la sua capacità di imporsi nell’economia globalizzata. “II 4 e il 5 agosto i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni e dello Sviluppo economico Federica Guidi saranno a Teheran con una delegazione ristretta di imprese e protagonisti dell’economia italiana”, spiega il quotidiano di via Solferino mentre Israele guarda con forte preoccupazione a tutta questa mobilitazione verso il regime degli Ayatollah. E il recente viaggio del premier Matteo Renzi in Israele, scrive il Sole 24 Ore, sarebbe servito per tranquillizzare Gerusalemme: “gli israeliani – si legge sul quotidiano economico – sanno perfettamente che abbiamo ottimi rapporti politici e d’affari con loro come con Teheran, eppure hanno elargito al primo ministro lodi sperticate. L’Italia, se guardassimo il bicchiere mezzo pieno, appare una media potenza esemplare: un amico di tutti e per tutte le stagioni”.
Renzi e il viaggio in Israele. Per Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, la missione in Israele e in Cisgiordania (dell’incontro con Abu Mazen scrive oggi l’Osservatore Romano) del Premier Renzi è la dimostrazione che l’Italia può giocare un “ruolo strategico” per la costruzione della pace tra israeliani e palestinesi, anche per il rapporto positivo e di amicizia tra Gerusalemme e Roma. “Nella solennità della Knesset – scrive Fassino sull’Unità– Renzi lo ha affermato con parole nette e il rifiuto di ogni forma di boicottaggio contro Israele suggella una posizione inequivoca che non sempre si riscontra in altri leader europei”. E contro il boicottaggio scrive anche il Foglio che in un editoriale chiede al governo di introdurre una norma che lo vieti: “Cardine di questa legge è l’idea che la libertà di opinione sia sacrosanta, ma anche che non possa essere usata per veicolare l’esclusione di un paese e un popolo dal consesso civile”.
Milano, la solidarietà a Fiano. Vergognose le affermazioni rilanciate sui social network contro il parlamentare Emanuele Fiano da un gruppo che si definisce filopalestinese. Fiano, candidato alle primarie del Pd, è stato attaccato per le sue posizioni a sostegno di Israele dal “Fronte palestinese”, che in un appello – legato alla visita di Abu Mazen ad Expo in settembre – dichiara che “occorre proseguire e rilanciare la campagna di denuncia della presenza sionista in Italia e nel mondo”. “Non mi fa paura l’antisemitismo e non sporcherà certo le nostre primarie. Questa città ha gli anticorpi nelle sue radici”, ha dichiarato Fiano al Corriere.
Un giorno di cultura ebraica. Spazio sui quotidiani all’appuntamento previsto per il prossimo 6 settembre con la Giornata europea della Cultura ebraica. Come ricorda la Nazione, l’appuntamento è “coordinato e promosso nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane” e la città capofila di quest’anno sarà Firenze. L’evento sarà dedicato al tema dei “ponti e attraversamenti” e vedrà anche il coinvolgimento, sottolinea la Gazzetta del Mezzogiorno ricordando il discorso del presidente UCEI Renzo Gattegna, di alcune località pugliesi, tra cui Brindisi, San Nicandro Garganico e Trani.
Il controllo dell’area C. “Nei villaggi targati Ue in Cisgiordania che sfidano coloni e soldati israeliani” titola così la Stampa l’articolo di Maurizio Molinari dedicato al villaggio beduino di Khan Al Ahmar in Cisgiordania e gestito dall’Unione Europea. Secondo la ricostruzione di Molinari, in quest’area è in atto un braccio di ferro tra Bruxelles e Gerusalemme legato alla questione degli insediamenti.
Ungheria, quei vagoni sigillati. Molte voci indignate e preoccupate si sono levate in Ungheria per la decisione delle autorità di trasportare alcuni immigrati siriani ed afgani, uomini, donne e bambini diretti a un campo profughi, all’interno di vagoni con le porte sbarrate. Alcuni media ungheresi – riporta il Messaggero – sono insorti, sottolineando la sinistra similitudine di questo provvedimento con il terribile periodo delle deportazioni degli ebrei dal Paese. Sempre sulla questione accordo iraniano, Panorama rilancia il sondaggio dell’organizzazione Jstreet secondo cui la maggioranza degli ebrei americani sarebbe al fianco del presidente Obama sulla decisione presa a Vienna con Teheran.
La Mogherini dov’è? Furio Colombo sul Fatto Quotidiano analizza l’accordo tra Iran e potenze occidentali e si sofferma sul ruolo dell’Alto rappresentante agli Esteri dell’Ue Federica Mogherini nelle trattative. Se è vero che l’Ue ha avuto un peso centrale nella riuscita dei negoziati, si chiede Colombo, come mai su tutti i quotidiani internazionali si parla solamente di un accordo tra Iran e Stati Uniti.
Klezmer alla Reggia. Alla Reggia di Venaria questa sera doppio concerto del gruppo Klezmer Mishkalé, ensemble di ispirazione balcanica e klezmer (La Stampa).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(24 luglio 2015)