Informazione – International Edition
L’intesa tra Roma e Gerusalemme

Schermata 2015-08-03 alle 12.15.39La visita in Israele del primo ministro Matteo Renzi apre l’edizione settimanale di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico internazionale.
“L’esistenza dello Stato d’Israele non è una gentile concessione della comunità internazionale dopo la Shoah. L’esistenza di Israele precede di secoli ogni accordo internazionale. E lo Stato Israele esiste nonostante la Shoah”, ha detto tra l’altro il capo del governo italiano parlando alla Knesset, ricordando anche come Gerusalemme troverà sempre in Roma un alleato.
A visitare Israele è stata anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, accompagnata dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, come raccontato nel numero di agosto di Pagine Ebraiche, presentato per i lettori non di lingua italiana. E uno dei focus del giornale attualmente in distribuzione, che presenta tra l’altro anche un dossier dedicato alla città di Milano, è proprio l’educazione. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti deciso di formare una commissione per il pluralismo religioso nelle scuole pubbliche e ha invitato a farne parte la giornalista di Pagine Ebraiche Ada Treves.
Grande festa a Berlino per la nuova edizione delle Maccabiadi formato europeo. Tanti gli atleti italiani a gareggiare, con l’emozione di trovarsi in Germania 70 anni dopo la Shoah.
I tragici eventi della seconda guerra mondiale sono centrali anche nel libro protagonista della rubrica Italics firmata da Daniela Gross: Portico d’Ottavia della storica Anna Foa.
Riflette sul concetto di giustizia il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino, nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in portoghese.
Mentre mette in guardia contro i gravi pericoli della retorica il docente dell’Università di Bar Ilan Yaacov Mascetti, che sottolinea come si faccia più scarsa la disponibilità e la pazienza per accogliere verità complesse.
“Le conseguenze possono essere terribili”. Guido Vitale, direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, cita un discorso tenuto da rav Aharon Lichenstein, guida della Yeshivat Har Etzion, nel novembre 1995, per il suo appuntamento con It Happened Tomorrow.
“Talvolta abbiamo insegnato ai nostri studenti a sminuire e sospettare il prossimo. Chi non è d’accordo con noi, è criminale, non soltanto in errore. Ogni opportunità di riconoscere in un leader pubblico delle buone intenzioni è stata rifiutata allo scopo di leggere in lui alienazione, ostilità, malizia. Non un mero sospetto di malvagità, ma una certezza! Le conseguenze di questo modo di pensare possono essere terribili”.

Rossella Tercatin

(3 agosto 2015)