Ivanka Trump: “L’origine del successo?
Merito della mia famiglia ebraica”
Mentre la scalata verso la Casa Bianca si fa impervia per il magnate repubblicano Donald Trump, al centro di gaffes e dichiarazioni inappropriate su donne, immigrazione e invettive contro il politically correct (che a suo dire “Sta uccidendo l’America”), in casa Trump c’è qualcuno che con eleganza e riservatezza riceve i consensi dell’opinione pubblica.
È Ivanka Trump, figlia di Donald e dell’ex moglie Ivana, un passato da socialite e un presente come vicepresidente della Trump Organization, l’azienda di famiglia. Sposatasi nel 2009 con Jared Kushner, businessman proprietario del giornale New York Observer, dal quale ha avuto i due figli Arabella e Joseph, Ivanka ha deciso di convertirsi all’ebraismo prima del matrimonio, seguendo gli studi con il rabbino Haskel Lookstein presso la scuola Modern Orthodox Ramaz di New York e adottando il nome ebraico di Yael.
Dopo un passato da modella e dei brillanti studi in università dell’Ivy League (Georgetown e Warthon), infatti, la figlia di Donald Trump ha iniziato a frequentare Kushner, proveniente da una famiglia ebraica osservante, avvicinandosi ai dettami della legge mosaica.
Un percorso personale del quale ha preferito non parlare, fino alle esclusive dichiarazioni rilasciate a Vogue lo scorso febbraio: “Ho conosciuto Jared nel 2007 per questioni di lavoro e non sapevo che sarebbe diventato il più importante affare portato a termine della mia vita!”. Ha poi continuato: “Sono sempre stata riluttante nel parlare della mia conversione all’ebraismo, perché è un fatto privato. Siamo piuttosto osservanti, specie rispetto la casherut, più di qualcuno e sicuramente meno di altri”. In famiglia si osserva lo Shabbat, spiega suo marito: “Quando Ivanka ha deciso che avremmo rispettato Shabbat a casa, ha preso il controllo della situazione. Ha imparato a cucinare il venerdì, lei che non aveva mai cucinato prima, e da allora ogni venerdì sera teniamo i telefoni spenti per 25 ore e ci dedichiamo l’uno all’altra”.
Una scelta su la quale la Trump ha riflettuto a fondo: “Sono una persona molto moderna – spiega – ma anche tradizionalista, credo che l’ebraismo sia stato il progetto migliore per rendere unita la mia famiglia”.
A rendere unico questo percorso anche l’amicizia con Chelsea Clinton, figlia dell’avversario democratico Hillary e sposata anche lei con un uomo di origine ebraica, Marc Mezvinsky: “Di Ivanka – ha dichiarato la Clinton – mi colpisce la consapevolezza che ha rispetto alle persone che la circondano. In questo mi ricorda mio padre”.
La scelta di Ivanka sembra essere stata accolta anche dal padre Donald, che ad un Galà organizzato dal giornale ebraico americano Algemeiner ha spiegato: “Voglio ringraziare la mia figlia ebrea. Ebbene sì, ho una figlia ebrea: non era una cosa che avevo pianificato ma sono davvero contento che ciò sia accaduto”, ribadendo poi il suo amore per Israele: “Amiamo Israele e ci batteremo per lei al cento per cento, al mille per cento”.
Secondo le indiscrezioni riportate da Vanity Fair America, nonostante i polveroni sollevati in mesi di campagna elettorale, Ivanka sosterrebbe con orgoglio la candidatura del padre ma a modo suo. “Non vi aspettate – scrive il giornale patinato – di vederla presenziare ai dibattiti politici spiluccando salatini. Proprio questo rende la giovane Trump, educata in scuole di seria A, così diplomatica: riesce a difendere il proprio territorio pur mantenendo una innata grazia”. Niente dichiarazioni al vetriolo dunque ma solo foto del papà, di cui si proclama orgogliosa, sul proprio profilo instagram insieme a immagini da donna in carriera e mamma elegante (su Twitter si descrive moglie americana, madre e imprenditrice sotto l’hashtag #WomenWhoWork). “Ivanka è una donna indipendente – proseguono gli insiders – e tutti sanno che è prima di tutto una Trump ma questo non significa che sia al 100% come suo padre o che condivida ogni suo pensiero. Ha decisamente un carattere proprio e caratteristico”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(Nell’immagine in alto Ivanka con il padre Donald Trump, in basso con il marito durante la festa ebraica di Sukkoth)
(11 agosto 2015)