…acrobazie

È molto divertente vedere le acrobazie dei politici italiani per non mostrarsi troppo schierati contro le parole forti utilizzate dalle gerarchie vaticane sulla questione migranti. Chi sostiene di essere stato frainteso, chi dice che quelle parole erano rivolte ad altri, chi sottolinea come la Chiesa abbia posizioni molto diverse al proprio interno e che un’Istituzione plurimillenaria non possa essere appiattita sulle parole di un singolo cardinale. Ieri ho persino sentito un direttore di giornale dire che ci sono stati tanti papi con posizioni molto diverse. Insomma, neanche il Papa rappresenta più la Chiesa. Tutto per dimostrarsi buoni cattolici davanti ad un elettorato sempre più imbarbarito e contraddittorio. Si potrebbero aprire molte considerazioni su ingerenze varie nel dibattito pubblico, sul ruolo di un’istituzione religiosa… Ma, oggi, dopo anni di family day, di bacia pile con stili di vita a dir poco compromettenti (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale), viene beffardamente da sorridere. Chi di Chiesa ferisce, di Chiesa perisce, soprattutto in Italia.

Davide Assael, ricercatore

(12 agosto 2015)