…sorriso
Occhi verdi. Qualche ciocca castana si intravede dal capo rigorosamente coperto da un fazzoletto floreale. Un sorriso contagioso. Lei è Hadas Sahat: moglie, madre e insegnante a Issie Shapira, la prestigiosa scuola per bambini affetti da disturbi fisici e mentali.
“Ebbe tutto inizio quando entrai al liceo e cominciai ad alternare le ore di studio con quelle di volontariato in un’associazione per bambini affetti da disabilità mentali e motorie”, racconta entusiasta. “Da quel preciso istante capii cosa avrei voluto fare per il resto della mia vita. Non è stato semplice tagliare il traguardo, ma con una buona dose di costanza e di tenacia sono riuscita a coronare il mio sogno.”
Hadas, infatti, si laurea a pieni voti ed entra da subito a far parte del corpo docenti della celebre scuola Issie Shapira, la cui sede si trova oggi a Raanana.
Oltre ad essere un’insegnate stimata da colleghi e studenti, la nostra protagonista da alla luce il suo primogenito la scorsa estate.
“Conciliare la mia vita privata con quella lavorativa non è stato facile all’inizio, non riuscivo ad associare la figura materna a quella da assidua lavoratrice che rivestivo allo stesso tempo. I momenti di sconforto non hanno esitato a farsi avanti durante i primi mesi di maternità”, tuttavia Hadas continua a sorridere. “Grazie al prezioso sostengo di mio marito e dei miei genitori, ciò che inizialmente si era presentato come un ostacolo, si è rivelato poi essere un trampolino di lancio, uno straordinario punto di incontro tra i due mondi di cui faccio orgogliosamente parte.”
Ciò che più la soddisfa del proprio lavoro? Semplice. “Quando i bimbi imparano a riconoscere il suono del proprio nome so di aver compiuto un’azione concreta, la più significativa dal mio punto di vista, so di aver raggiunto un obiettivo che mi permette di tornare a casa con il sorriso sulle labbra, compiaciuta e soddisfatta di me stessa”, chiude per un attimo gli occhi. “Già, non esiste emozione più grande per me.”
Hadas è a tutti gli effetti una Madre di Israele, una di quelle donne che, senza alcuna vanità, compone e sorregge il vero volto della società israeliana. Quella società basata sui principi di unione e di uguaglianza. Quella società fondata sui valori di amore e di pace.
David Zebuloni, studente
(13 agosto 2015)