Allarme sicurezza

rassegnaÈ nuovo allarme sicurezza dopo i drammatici fatti di venerdì sulla linea veloce Parigi-Amsterdam. Un episodio che, concordano gli analisti, ha rivelato la fragilità non solo dell’antiterrorismo, ma anche della sicurezza sui treni. Ecco la prima misura: pattuglie miste e controlli a campione sui mezzi che viaggiano in Europa. La società ferroviaria francese Sncf, riporta Repubblica, ha inoltre annunciato che attiverà un numero di telefono d’emergenza per segnalare “situazioni anomale” nelle vetture o sulle banchine delle stazioni.

Scandali, corruzione, violente contrapposizioni ideologiche. Accuse e veleni incrociati tra diverse fazioni hanno portato alle dimissioni di Abu Mazen dalla leadership dell’Olp, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Niente invece cambia in sede Anp. “Abbas resta a tutti gli effetti il presidente dell’Autorità – scrive Repubblica – l’uomo che (almeno in teoria) dovrebbe portare il popolo palestinese ad avere un proprio Stato”.

Ieri il salvataggio di migliaia di profughi nel canale di Sicilia, ma anche lo sfondamento (che ha presto fatto il giro del mondo) del muro eretto dalla Macedonia da parte di migranti fuggiti da Iraq, Siria e Afghanistan. Racconta l’inviato della Stampa: “Una donna siriana ha partorito in un angolo della stazione, l’altra notte. La figlia si chiama Hanan, tenerezza, sta bene. Partiranno insieme fra qualche giorno per andare in Europa. Sono convinte che esista davvero”.

I figli dei sopravvissuti alla Shoah porterebbero sulle spalle un’eredità non solo culturale, ma anche biologica, di quella tragica esperienza. A rivelarlo uno studio del Mount Sinai Hospital di New York, approfondito dal Corriere.

Delegazione britannica ad alti livelli a Teheran, dove il ministro degli Esteri Philip Hammond riaprirà ufficialmente l’ambasciata d’Inghilterra. Hammond segue le orme del vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, del ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, del suo omologo italiano Paolo Gentiloni e di Federica Mogherini, responsabile della politica estera dell’Unione europea (Sole 24 Ore).

Dialogo a due voci sulla Lettura del Corriere, incentrato sul tema della festa, tra Donatella Di Cesare e Vinicio Capossela. Scrive la prima: “La festa per me non è l’ebbrezza dei riti dionisiaci o dei saturnali romani. Piuttosto è la sospensione sabbatica, l’inoperosità, uno stato di eccezione. Non si contrappone ai giorni lavorativi, ne costituisce il compimento”.

L’accoglienza ha un limite? È la domanda che ci si pone nelle Opinioni del Corriere. “Negli Stati con una forte identità cattolica, che nel Centro-Est si sovrappone al ricordo vivo del totalitarismo – si legge – si è già alzato un muro invisibile che tiene fuori i musulmani e lascia passare i cristiani”. 

Su Avvenire Anna Foa recensisce “La questione ebraica”, volume del matematico Giorgio Israel che la casa editrice Salomone Belforte pubblica in una versione ampliata rispetto a una precedente uscita.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(23 agosto 2015)