Apre il Sinodo Valdese
Libertà religiosa e accoglienza

sinodo“La libertà è radice e prolungamento di ogni fede religiosa e la libertà religiosa è alla radice delle libertà civili”. Con queste parole si apre il messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al Moderatore della Tavola Eugenio Bernardini in occasione del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Aperto ieri a Torre Pellice, centro delle cosiddette “valli valdesi” a poca distanza da Torino, il Sinodo è il massimo organo decisionale della storica minoranza cristiana e, come ha scritto Mattarella, “È un momento importante di riflessione e di crescita non soltanto per i credenti evangelici, e per il dialogo ecumenico, ma per l’intera società italiana”.
Oltre al messaggio del Presidente della Repubblica è arrivato un telegramma di papa Bergoglio, che ha augurato di “cooperare al servizio dell’umanità, in particolare in difesa della dignità della persona umana, nella promozione della giustizia e della pace e nel dare risposte comuni alla sofferenza che affligge tanta gente, specialmente i poveri e i più deboli”.
Fra i temi al centro delle riflessioni dei 180 componenti del Sinodo, che riunisce sia pastori che laici, particolare attenzione sarà data all’interculturalità e alla libertà religiosa in Italia. Come ha sottolineato negli scorsi giorni Bernardini “L’Italia continua a vivere una profondissima crisi economica e sociale e come chiese siamo chiamati a interrogarci sul nostro ruolo nella società”, e il Sinodo affronterà anche il tema dell’accoglienza dei rifugiati e dei migranti. E ai richiedenti asilo sarà dedicato l’appuntamento della prima serata, aperto al pubblico, intitolato “L’Europa comincia a Lampedusa”.
Tutti i lavori del Sinodo e gli appuntamenti ad esso collegati sono anche quest’anno seguiti dalle redazioni di Riforma e di Radio Beckwith Evangelica, negli scorsi mesi impegnate in una grossa trasformazione ed evoluzione, in esplicita e dichiarata imitazione delle testate sviluppate dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con cui sono frequenti le occasioni di scambio e collaborazione. E oltre agli strumenti che sono giunti ad arricchire il panorama dell’informazione offerto in Italia dalle minoranze religiose in questi giorni le due redazioni offrono da Torre Pellice la possibilità di seguire in diretta i lavori a Torre Pellice, in una scelta precisa che accomuna due minoranze storiche: considerare l’informazione e la conoscenza una scelta irrinunciabile.

a.t. twitter @atrevesmoked

(24 agosto 2015)