cadente…

Una delle 74 mitzwòt indicate nella Parashà di Ki Tetzè, letta Shabbat scorso, è quella di allestire una protezione attorno al tetto non appena si costruisce una casa nuova affinché “il cadente non cadrà da esso…”(Devarìm, 22; 8). Risulta più che comprensibile l’obbligo della messa in sicurezza delle nostre case e quindi l’ordine di costruire una ringhiera per evitare incidenti. Non si comprende tuttavia perché la Torà definisce “cadente” la persona che eventualmente potrebbe precipitare dal tetto. Talvolta si sale su un tetto per rimirare dall’alto la pianura che brucia e non sporcarsi le mani, talvolta per appartarsi e isolarsi, talvolta per curiosare nelle vite degli altri. Per la Torà sono già queste ragioni sufficienti per essere considerati potenziali cadenti e bisognosi di particolare protezione.

Roberto Della Rocca, rabbino

(1 settembre 2015)