La nostra strada. Con lo sguardo alla luna

rav della roccaArriva oggi nelle librerie “Con lo sguardo alla luna” (ed. Giuntina), l’ultima preziosa antologia di idee, pensieri e lezioni di rav Roberto Della Rocca. “È un libro che va ben di là della lettura appassionante, delle mille porte che apre lungo i percorsi destinati a riconquistare pienamente il gusto di essere ebrei”, sottolinea Guido Vitale, direttore della redazione giornalistica UCEI, nell’ampia recensione uscita sul numero di settembre di Pagine Ebraiche che proponiamo qui di seguito.

In una stagione dove rimbomba sinistro un chiassoso autoritarismo ma si fa merce rara l’autentica autorevolezza, anche la voce dei rabbini italiani rischia di sentirsi più fievolmente. E questa crisi non dipende tanto dalla solida preparazione dei nostri maestri, quanto dalla nostra sempre crescente difficoltà di identificare una guida chiara, un ancoraggio sicuro per la nostra condotta e le nostre scelte.
Incontrare qualcuno che si senta saldamente guidato, rinsaldato, tenuto in equilibrio dalla forza del loro insegnamento e del loro giudizio è divenuta ormai un’esperienza sempre più sporadica. E non mancano diverse possibili interpretazioni per cercare di comprendere da dove venga questa crisi che non è più soltanto una crisi di valori, ma rischia talvolta di farsi risucchiare dalla vertigine determinata dalla sparizione dei più elementari punti di riferimento.
I veleni della propaganda e della retorica, il dilagare di una litigiosità fine a se stessa sembrano ora minacciare quella gioia di vivere e quella fierezza della propria identità, quel senso di ironia e quel gusto del sereno confronto che per oltre due millenni hanno costituito il segreto della persistenza, in mezzo a mille difficoltà, degli ebrei in Italia. Anche per questo si può, si deve, guardare con fiducia e con speranza, con meraviglia e con commozione alla preziosa antologia di idee, di pensieri e di lezioni che il rabbino Roberto Della Rocca, responsabile del lavoro per l’educazione e la cultura all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha raccolto nel suo nuovo Con lo sguardo alla luna – Percorsi di pensiero ebraico che l’editore Giuntina manda in libreria proprio alla vigilia dell’anno nuovo.
stefano levi della torreÈ un libro che va ben di là della lettura appassionante, delle mille porte che apre lungo i percorsi destinati a riconquistare pienamente il gusto di essere ebrei. È un testo capace di riconciliarci con la nostra speranza, con il nostro desiderio di restituire un pieno sapore alla nostra vita ebraica, con la nostra ambizione di riconquistare quell’equilibrio fra intelligenza e capacità di riflessione, amore per la vita e sorriso, gusto del confronto e passione mistica.
Il libro, ricchissimo come ogni oggetto vivo negli spunti di riflessione che offre e negli stimoli che dissemina, si snoda seguendo il tema del Percorso. Come a ricordare che non esiste vita ebraica nella stasi e men che meno nell’immobilismo generato da chi vorrebbe ridurre il proprio ebraismo ai doveri essenziali della Memoria della Shoah e della difesa inderogabile dello Stato di Israele. Se questi infatti costituiscono doveri irrinunciabili, non è in difesa, non è in chiusura, non è nel dolore che deve prendere corpo il nostro gusto di vivere un’esistenza ebraica ricca, piena, gioiosa e soprattutto consapevole. E non a caso le grandi pagine dei Percorsi del tempo, dei Percorsi della parola e dei Percorsi dell’etica si concludono con tre memorabili capitoli destinati a richiamarci ai nostri doveri fondamentali: studiare, utilizzare correttamente il linguaggio, equilibrare le nostre emozioni con i nostri principi etici.
Non è sufficiente questa pagina, né tantomeno bastano le mie competenze, per recensire un libro tanto importante e tanto necessario per l’Italia ebraica. Questa pagina vorrebbe quindi essere utile come un invito alla lettura, a un’attenta e solerte considerazione, ma soprattutto all’apertura di un vero, sereno dibattito nell’ambito di chi nell’Italia ebraica sente di avere qualcosa da dire, riguardo ai grandi temi della vita che il rav evoca nei suoi insegnamenti e nelle sue riflessioni. Come che stiano le cose resta un fatto certo: l’anno nuovo comincia per gli ebrei italiani sotto il segno di pagine che si distinguono da tante altre, che non si possono eludere e non si possono accantonare. Un messaggio che tutti, ognuno secondo le proprie disposizioni, hanno il dovere di raccogliere, e in cui ognuno potrà trovare nuove, preziose scintille di speranza.


Guido Vitale

Pagine Ebraiche settembre 2015

(Nell’immagine in alto una foto del rav Roberto Della Rocca, in basso un’opera di Stefano Levi Della Torre che correda il libro ed è dedicata “a tutti coloro che riescono a guardare la luna e non solo il dito”).

(3 settembre 2015)