Qui Firenze – Il bilancio della presidente
“Il cancello aperto un simbolo per la città”
“Un successo enorme. Un successo di tutta la città”. Sono risultati straordinari sotto tutti i punti di vista quelli che Sara Cividalli, presidente della Comunità ebraica fiorentina, porta all’attenzione dei nostri lettori a poche ore dalla conclusione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Conferenze di livello, ritmo incalzante, altissima partecipazione di pubblico tra i risultati vantati dalla Comunità capofila. E un cancello, quello di via Farini, rimasto spalancato per tutta la Giornata.
“È un messaggio forte quello che abbiamo voluto testimoniare con questa scelta: l’apertura al mondo, la volontà di mettersi in gioco, la possibilità di essere pienamente noi stessi nel rapporto con l’esterno. Se questa scelta è stata compresa, se così tanti fiorentini sono venuti a trovarci – dice Cividalli – è anche grazie al lavoro svolto dalle forze dell’ordine, impeccabile dal punto di vista della professionalità e della gentilezza”.
A pagare la ricca e diversificata proposta culturale elaborata di concerto con Enrico Fink, assessore comunitario e direttore artistico del Balagan Cafè, che ha saputo elaborare proposte per tutti i gusti e tutte le sensibilità. Dalla letteratura alla musica, dall’arte alla gastronomia: una riflessione di ampio respiro incentrata sul tema dei ponti, filo conduttore di questa edizione.
“Cos’è un ponte? È la nostra capacità di relazionarci con l’Altro mantenendo forte la nostra identità. Altrimenti il rischio è l’appiattimento”. Così si è espressa ieri Cividalli dando avvio alla Giornata. Un impegno declinato anche in funzione del Tikkun Olam, la ‘riparazione del mondo’ evocata in molti incontri fiorentini. “Quello deve essere il nostro obiettivo finale – sostiene la presidente – anche nella consapevolezza che è negli scenari di crisi che possono presentarsi grandi opportunità”.
Tra i motivi di successo anche il significativo contributo dei professionisti e dei volontari della Comunità. “Bravissimi, bravissimi tutti. E che bello – afferma Cividalli – vedere così tanti giovani nel giardino della sinagoga”.
Conclusione di Giornata con le scatenate A-WA sisters, custodi della suggestiva tradizione musicale yemenita. Centinaia di persone conquistate dai loro vocalizzi. Come centinaia sono stati i partecipanti alle diverse occasioni di incontro disseminate nel programma. Di ieri, e non soltanto. Perché la Giornata, ricorda Cividalli, è stata la conclusione di un percorso di avvicinamento che ha visto la città protagonista con eventi, incontri, laboratori che hanno trovato ospitalità in alcuni suoi luoghi ‘ponte’. Un patrimonio importante da custodire e rinnovare, sottolinea la presidente. Anche guardando al Tikkun.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(Nell’immagine la presidente della Comunità ebraica fiorentina Sara Cividalli sul palco insieme alle A-WA Sisters)
(7 settembre 2015)