Rosh Hashanah 5776 Un anno per partecipare
Il mio più sincero augurio è che il nuovo anno porti a voi, alle vostre famiglie e a tutte le persone alle quali volete bene salute, dolcezza e ricchezza spirituale e materiale.
Mi piacerebbe veder aumentare nel corso del 5776 la partecipazione alla vita delle nostre Comunità; partecipazione indispensabile in realtà di piccole dimensioni quali la nostra che con fatica cercano di diffondere le idee e il pensiero ebraico, e di combattere l’antisemitismo che oggi è sempre più spesso mascherato da antisionismo e da odiose richieste di boicottaggio nei confronti di Israele, dei suoi prodotti e dei suoi artisti.
Mentre sento crescere le critiche nei confronti di Israele e del popolo ebraico, e mi sembra che aumentino per tutti noi solo i pericoli e le paure, il mio augurio è allora che in tutti coloro che hanno responsabilità politiche, prevalgano ragionevolezza, intelligenza e lungimiranza affinché Israele possa trovare finalmente la pace all’interno di confini sicuri e riconosciuti.
Mi auguro anche che l’anno nuovo porti un vero rinnovamento all’interno dell’ebraismo italiano in un percorso di modernizzazione che, anche dal punto di vista religioso, sia inclusivo e più aperto. Spero che saremo sempre capaci di esprimere e valorizzare ciò che di meglio possediamo e di poterlo condividere con gli altri. Si tratta di un compito arduo perché anche tra di noi continuano a soffiare venti di divisione e di conflitti personali, si scrivono e pronunciano parole che allontanano e tutto questo non è certamente di aiuto per costruire quel mondo migliore che tutti desideriamo ma che, così facendo, releghiamo invece solo nelle nostre preghiere nelle nostre speranze.
Shanà Tovà ve Hatimà Tovà
Bruno Carmi, presidente Comunità ebraica di Verona
(8 settembre 2015)