Qui Londra – Netanyahu a Cameron:
“Pronti a riaprire i negoziati con i palestinesi”

Schermata 2015-09-10 alle 15.25.42““Voglio ribadire qui, al 10 di Downing Street, che sono pronto a riaprire i negoziati diretti con i palestinesi senza alcuna condizione per avviare i colloqui e che vorrei farlo immediatamente”. Ospite a Londra del Primo ministro britannico David Cameron, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha colto l’occasione per affermare, come già fatto nelle scorse settimane, la sua disponibilità a riprendere le trattative di pace con la controparte palestinese. Un appello lasciato però cadere nel vuoto da Ramallah che accusa Netanyahu di voler in realtà affossare la soluzione dei due Stati e di fare semplici dichiarazioni spot, senza poi darvi seguito. I palestinesi hanno ricordato la presa di posizione del Premier israeliano nel corso delle scorse elezioni per la Knesset, quando il leader del Likud aveva affermato di escludere la possibilità della creazione di due Stati sotto il suo mandato. Un’affermazione poi ridimensionata dopo la vittoria alle urne e che aveva attirato le critiche dell’alleato americano.
In Gran Bretagna per discutere di cooperazione nei settori dell’high tech e della sicurezza, Netanyahu ha poi rilanciato la sua richiesta di collaborazione per combattere i miliziani jihadisti dell’Isis e ha puntato il dito contro il coinvolgimento dell’Iran nella destabilizzazione dell’area mediorientale. “La regione si sta disintegrando sotto le forze gemelle dell’Islam militante: i sunniti guidati dall’Isis da una parte, e gli sciiti guidati dall’Iran dall’altra. Sono convinto – ha dichiarato il Premier – che possiamo cooperare in modo efficace per respingere la marea di questo Islam militante e ricacciarlo indietro sia dal Medio Oriente che da tutta l’Africa”. E proprio nelle scorse ore, i media britannici hanno diffuso la notizia che da Londra è stato fatto partire l’ordine, per la prima volta, di attaccare con i droni i miliziani dell’Isis in Siria. La missione si è conclusa con l’uccisione di tre miliziani del Califfato, di cui due sarebbero partiti da Oltremanica per arruolarsi nelle fila jihadiste.
Tornando all visita londinese di Netanyahu, ieri il capo del governo di Gerusalemme ha incontrato i leader della Comunità ebraica britannica. All’incontro ha partecipato anche Hannah Brady, presidente dell’Union of Jewish Students ovvero l’associazione studentesca che rappresenta la realtà ebraica all’interno delle università. Brady ha raccontato a Netanyahu dell’impegno dell’associazione nel combattere la propaganda del movimento che invoca il boicottaggio di Israele, noto come Bds, che troverebbe l’appoggio del 5 per cento degli studenti delle varie università britanniche. “Continuate a combattere. Non lasciate correre – la risposta di Netanyahu – è una sfida importante sul piano dell’opinione pubblica, e deve essere affrontata con determinazione, mettendo in chiaro che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente impegnata in prima linea per combattere l’estremismo islamico”.

(10 settembre 2015)