Rosh Hashanah 5776 – Un anno per la scuola
Rosh Hashanah è un momento di esame di coscienza e propositi per il futuro. Ne propongo uno. C’è un passo molto noto del ‘Chovot halevavòt’ – I doveri dei cuori di Bahia Ibn Pakuda che dice che un po’ di luce può scacciare molto buio. L’idea che è alla base di questo passo è che è estremamente difficile combattere il buio, combattere il male, scacciarlo. Ma si può usare un sistema diverso: aumentare la luce cioè, fuori di metafora, crescere spiritualmente. Credo che l’elemento fondamentale di crescita spirituale nelle nostre comunità sia l’educazione ebraica e in particolare le scuole ebraiche.
Le scuole ebraiche sono ormai da molto tempo in grave difficoltà ma su queste scuole si gioca il nostro presente e il nostro futuro.
Auguro a tutti noi che il prossimo anno sia un anno di presa di coscienza da parte di tutti dell’importanza vitale dell’educazione ebraica e della necessità di fare ogni sforzo per mantenerla e farla crescere.
Rabbi Chananià ben Taradion diceva: “Due persone stanno insieme e fra loro ci sono parole di Torah, la Shekhinà (la presenza divina) è in mezzo a loro”.
Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano
(11 settembre 2015)