Israele – Gerusalemme, equilibrio difficile
Contromisure per combattere la nuova spirale di violenza. È quanto ha garantito il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una riunione del gabinetto di sicurezza, tenutasi per affrontare la questione delle tensioni e scontri di questi giorni a Gerusalemme, nel luogo sacro per ebrei e musulmani noto come Monte del Tempio o Spianata delle Moschee. Nell’area, soldati israeliani si sono dovuti confrontare, nel corso delle celebrazioni della festa ebraica di Rosh Hashannah, con alcuni dimostranti palestinesi e con il lancio da parte di questi ultimi di sassi e molotov. “Daremo alle autorità gli strumenti per agire in modo fermo contro chi compie queste azioni”, ha dichiarato Netanyahu. Proprio il lancio di pietre ha causato domenica, a Gerusalemme, una vittima: mentre si stava dirigendo verso casa, alla vigilia di Rosh Hashanah, l’auto del sessantaquattrenne Alexander Levlovitz è stato colpita da alcuni massi. Il veicolo è andato fuori strada, causando la morte del conducente. “Nello Stato di Israele cose di questo tipo sono inaccettabile e non intendo solo nelle strade di Gerusalemme ma parlo anche della Galilea e del Negev – ha dichiarato Netanyahu – Stiamo cambiando la nostra politica per dichiarare guerra a chi lancia pietre e molotov”. Il Primo ministro si è poi soffermato sugli scontri avvenuti presso il Monte del Tempio, ribadendo l’intenzione di Israele di mantenere lo status-quo.
(16 settembre 2015)