Pordenonelegge
L’attualità, dai migranti alla scuola

nl 150916 PordenoneleggeSarà Daniel Pennac ad inaugurare questo pomeriggio la sedicesima edizione di Pordenonelegge, con la presentazione del libro intervista che ripercorre la sua carriera di scrittore, ma già da questa mattina dialoghi, lezioni magistrali, interviste, reading, spettacoli e percorsi espositivi animano la città. “Sarà un’edizione con focus privilegiato sull’attualità – ha spiegato il direttore artistico, Gian Mario Villalta insieme ai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet – Sarà a Pordenone la filosofa ungherese Agnes Heller, in queste ore osservatrice speciale, da Budapest, del dramma dei migranti. Avremo anche lo scrittore ucraino Andrej Kurkov, l’inviato Federico Rampini e il filosofo Edgar Morin, che dialogherà sul ‘Pericolo delle idee'”.
Attualità, in questi giorni, è anche la campanella scolastica e a Pordenone, dopo l’apertura con un autore simbolo della scuola come Daniel Pennac, sarà presente anche Roger Abravanel, intervistato da Piervincenzo Di Terlizzi. La scuola poi deve fare fronte anche all’esigenza di una capillare campagna di educazione alimentare, considerata l’educazione civica del nostro tempo: e un’esortazione forte arriva dall’agroeconomista Andrea Segrè, e si parlerà anche di “Una scuola possibile”.
Il premio Friuladria “La Storia in un Romanzo” va quest’anno a Emmanuel Carrère, che terrà un incontro sui legami fra il romanzo e la storia, e tra i tanti autori internazionali e le 32 anteprime, David Leavitt porterà alla “festa del libro, con gli autori” il suo nuovo romanzo. Un puzzle di nazionalità, come sempre, si ritroverà in città, con l’iraniana Azar Nafisi, la canadese Ann-Marie MacDonald, l’irlandese John Boyne, la francese Florence Delay, la tunisina Azza Filali, lo svedese Carl-Johan Vallgren, l’olandese Michel Faber, l’ucraino Andrej Kurkov, l’inglese Adam Thirlwell, la serba Gordana Kuić, la nordcoreana Hyeonseo Lee, l’argentino Marcelo Figueras. Tantissimi gli autori italiani, e grande come sempre lo spazio dedicato alla poesia, ma non mancano la musica, e un focus sulla montagna, per cinque giorni in cui si sfioreranno i cinquecento protagonisti per quasi trecento appuntamenti suddivisi nelle quaranta sedi del centro storico di Pordenone. E la cultura, come ha mostrato la ricerca firmata da Guido Guerzoni per l’Università Bocconi, può tranquillamente essere vista anche come un sostegno all’economia: per quanto riguarda Pordenonelegge è stato calcolato che per ogni euro investito ne tornano sette sul territorio, grazie all’indotto economico e fiscale prodotto dalla “Festa del libro, con gli autori”.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(16 settembre 2015)