Rosh Hashanah 5776 – Un anno di vigore

rav ariel di portoIn questo secolo nel mondo ebraico è alquanto comodo fare degli auguri. Infatti le lettere che in ebraico indicano questo secolo (tav-shin) sono anche le iniziali dell’espressione teèh shenat (sia un anno…). Noi dobbiamo riempire le altre due lettere come meglio riusciamo. Le altre due lettere sono la ‘ain e la vav, che sono le iniziali di ‘oz we-hadar (vigore e bellezza). Troviamo questa espressione nell’Eshet chayl, nell’ultimo capitolo dei Proverbi, riferiti alla donna di valore. Il versetto dice “è adorna di vigore e bellezza, e sorride all’ultimo giorno”. La tradizione ha riferito questa espressione all’anima umana. Gli tzadiqim, attraverso i propri raggiungimenti, sono soddisfatti della loro vita, e proprio per questo subito prima di lasciare questo mondo, quando sono al massimo dello splendore, benedicono i loro figli. Mi auguro che possiamo passare con vigore e bellezza, sia individualmente che collettivamente, questo 5776, sorridendo al suo ultimo giorno, e soprattutto che possiamo essere soddisfatti di quello che facciamo. Che tutti i buoni propositi che abbiamo espresso in queste feste possano realizzarsi e che noi e tutto Israele possiamo avere salute, pace, tranquillità e benessere. Shanà Tovà!

Ariel Di Porto, rabbino capo di Torino

(16 settembre 2015)