Pordenonelegge – La sfida della cultura

nl 150917 Pordenonelegge 2015 - largo ai giovaniCentinaia di persone in coda al Teatro Verdi, nella speranza di assistere all’inaugurazione ufficiale dell’edizione 2015 di Pordenonelegge, che per moltissimi è rimasta solo una speranza, tutto esaurito agli incontri per le scuole che già da ieri mattina hanno riempito le numerose sale che in tutta la città offrono per cinque giorni una grande scelta di incontri, letture, presentazioni e spettacoli anche musicali, e il sito in tilt. Pordenone ha scelto con decisione come rilanciare la propria identità, e ormai da anni punta in maniera forte e strutturata sulla cultura: la presidente della Regione Debora Serracchiani durante l’inaugurazione che ha visto protagonista lo scrittore francese Daniel Pennac era visibilmente soddisfatta: “Presentiamo insieme una realtà consolidata per tutta la regione, uno degli eventi più importanti del Friuli Venezia Giulia, e credo che questa sia l’occasione per ribadire l’importanza della cultura legata al territorio. Si parla molto di crisi e dietro ogni crisi c’è anche la sfida, culturale, di affrontare il cambiamento.” Notevoli i numeri della prima giornata, che hanno provocato anche qualche polemica, soprattutto fra i tanti che non sono riusciti ad assistere all’inaugurazione, e dopo una lunga attesa hanno rinunciato, potendo però scegliere fra i tanti altri appuntamenti in calendario. Qualche intoppo anche nell’allestimento di alcuni spazi, ieri mattina ancora occupati dal mercato, e all’ora di pranzo si iniziavano a vedere i primi effetti dell’enorme numero di accessi contemporanei al sito www.pordenonelegge.it i cui gestori hanno dovuto far fronte rapidamente al black out causato dal troppo successo. Seguitissimi anche i profili sui social network, e l’hashtag ufficiale #pnlegge2015, utile per seguire le notizie e gli aggiornamenti in tempo reale dalla “Festa del libro con gli autori”.
Piccoli problemi, dovuti all’enorme successo della manifestazione, risolti in tempi record e prova di un interesse per la cultura che coinvolge moltissimo i giovani e le scuole, cui sono dedicati moltissimi incontri, tutti prenotati da tempo, e che ha fatto ieri affermare al presidente della Camera di Commercio Giovanni Pavan: “Le nuove generazioni sono nate e cresciute con Pordenonelegge, la manifestazione ha contribuito a rendere il confronto e la crescita consuetudini consolidate di questo territorio”.
Confronto, crescita, cultura, temi fondamentali ogni mese per Pagine Ebraiche, presente come da tradizione ormai consolidata a Pordenone durante i giorni del festival, che i curatori hanno saputo declinare nonostante – hanno spiegato recentemente – la parola incontrata più frequentemente nei libri e nelle proposte ricevute sia “crisi”. Ma quando il progetto è solido e curato con passione e competenza le difficoltà diventano un trampolino per salire più in alto, così il direttore artistico Gian Mario Villalta e i cuatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet hanno spiegato “Una parola declinata in tutti gli accostamenti possibili dall’economia alle istituzioni, dalla famiglia all’impresa, e poi fin dentro lo specifico di cui ci occupiamo: crisi dell’editoria, crisi del libro. Crisi ovvero, necessariamente, cambiamento. Il momento della crisi è quello di un passaggio, di cui avvertiamo gli effetti, e di solito generano segnali di disagio, peggioramento, allarme. È necessario cercare di capire sta accadendo, durante una crisi. E oggi più di sempre è proprio nei libri che si trovano, se non le risposte, le domande giuste.”

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(17 settembre 2015)