Qui Roma – I nuovi progetti e le sfide, per il leader del domani
“Ye’ud è un’esperienza particolare perché appena finisce si rigenera immediatamente. E infatti questo incontro che segna il punto di arrivo dell’edizione 2015 scandisce anche la partenza di una nuova sfida per il 2016”. Così lo psicologo Dan Wiesenfeld ha accolto ieri al Centro Bibliografico UCEI i giovani protagonisti di Ye’ud, il corso di leader training organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L’appuntamento, a distanza di sei mesi dal seminario intensivo svoltosi in Israele in collaborazione con la World Zionist Organization, ha offerto l’opportunità al gruppo, proveniente da diverse comunità ebraiche italiane, di riunirsi e mettere insieme le idee al fine di avviare nuovi progetti che vanno dalla programmazione di un grande evento dedicato ai giovani previsto per giugno, ad una nuova gestione, più consapevole, dei canali di comunicazione. Degli obbiettivi concreti, dunque, per mettere in pratica gli insegnamenti appresi da Ye’ud che si propone di creare una leadership comunitaria attiva e consapevole.
Ad intervenire è stato poi il rav Roberto Della Rocca che ha preso spunto da un passo della Torah: “Nella parasha di Ki-Tavo c’è scritto ‘Al mattino dirai magari fosse sera e alla sera dirai magari fosse mattina’. Una frase molto problematica che fa riferimento alle disgrazie che accadranno all’uomo qualora venisse tradito il patto con Hashem. Ma come si interpreta un verso del genere? Una strada potrebbe indicare che quando qualcuno soffre tanto la mattina, spera che la sera arrivi in fretta. Ma c’è poi una seconda interpretazione che si rifa al Qohelet quando viene detto: ‘Ciò che è storto non può essere raddrizzato’”. “Ora però – prosegue rav Della Rocca – viene da chiedersi: come si colloca una frase simile con il concetto ebraico di pentimento e teshuvah? ‘Ciò che è storto e non può essere raddrizzato’, si riferisce a due casi precisi: il primo è quello di perdere l’opportunità di fare una mitzvah (se non hai detto le preghiere del mattino e il tempo è passato hai perso il tuo treno), il secondo è la questione legata ad un figlio mamzer, un figlio nato da rapporti proibiti. Quello che quindi lega questa frase con quella precedente, ‘Al mattino dirai magari fosse sera e alla sera dirai magari fosse mattina’, è un senso di rimpianto, di rincrescimento. Un rabbino chassidico spiegava che il vero significato della Legge ‘non rubare’ consiste nel non rubare a te stesso una possibilità. Un vero leader pensa prima di agire, non fa scelte affrettate, si prende il suo tempo senza avere pressioni esterne”.
(21 settembre 2015)