Sotto la sukkà

ilanaPresto sarà Sukkot. Della sukkà mi è sempre piaciuto il suo aspetto precario: è come incontrarsi in una nuova terra dove non ci affidiamo alle solite certezze; dove non ci copriamo tra le solide mura di casa. Sukkot è un momento di passaggio creativo: ripartiamo con meno difese, un po’ più nudi, con qualche struttura e molta apertura.

Ilana Bahbout

(25 settembre 2015)