Gerusalemme,
ancora terrore
Il terrorismo torna a Gerusalemme: è di qualche ora fa la notizia del ferimento da parte di un attentatore palestinese di un quindicenne israeliano alla Porta di Damasco. L’aggressore è stato bloccato e ucciso dalla polizia, mentre il ragazzo è in ospedale in condizioni stabili. Ieri sera invece un palestinese, Mohand Halabi di Ramallah, ha aggredito una famiglia di ebrei ultraortodossi in cammino verso il Muro del Pianto uccidendo due uomini e ferendo gravemente una donna e un bambino di due anni. L’azione, ancora una volta acclamata da Hamas, avviene a quarantotto ore dall’uccisione dei coniugi Henkin, freddati mentre erano in macchina nella strada verso Itamar, e ha spinto il premier Benjamin Netanyahu a convocare per oggi una riunione con i responsabili della sicurezza. Per il leader dell’opposizione israeliana Itzhak Herzog, scrive la Stampa, quanto sta avvenendo “dimostra che Netanyahu sta perdendo il controllo della sicurezza di Israele e non ha un piano per combattere questo terrore che indica l’inizio di una terza Intifada”. Tra le reazioni, anche quella del presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.
Israele e la “leggenda nera”. Sul Corriere della sera una riflessione di Angelo Panebianco sulle posizioni anti-israeliane di intellettuali e accademici in Europa, secondo l’editoralista sempre più condivise: “La leggenda nera su Israele (Israele Stato criminale, nazista, eccetera) si diffonde, praticamente inarrestabile, in Europa. Il Parlamento europeo ha appena votato, a larga maggioranza, a favore della identificazione delle merci provenienti dai territori palestinesi sotto controllo israeliano contribuendo così a rafforzare la spinta già in atto in molti Paesi al boicottaggio dei prodotti israeliani. Da molto tempo ormai, assistiamo a sempre più frequenti gesti di inimicizia nei confronti delle università israeliane da parte di ricercatori europei. La diffusione e il radicamento della leggenda nera su Israele va di pari passo con la forte crescita, da diversi anni a questa parte, degli episodi di antisemitismo. Le due cose sono collegate”.
“Heidegger? Troppe strumentalizzazioni”. Sul Corriere, un articolo di Friedrich-Wilhelm von Hermann, ex assistente di Martin Heidegger, nel quale spiega come dopo la pubblicazione dei Quaderni Neri si sia insistito troppo nell’identificare il filosofo un antisemita, strumentalizzando il suo testo: “Queste annotazioni di Heidegger si prestano a un simile utilizzo perché non formano un trattato sistematico e omogeneo dal punto di vista stilistico e tematico. Ognuno può estrapolare qualsiasi frase e su questa poi proiettare le proprie considerazioni”.
Amos Gitai e l’impegno per Israele. Su Repubblica e la Stampa due interviste al regista israeliano Amos Gitai che ha da poco presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo docufilm dedicato all’assassinio di Itzhak Rabin. “Se credo alla pace in Israele? – dice – Ci devo credere, ci voglio credere. Sono consapevole che tutti questi anni troppe persone hanno sofferto. Però sono fiducioso. Del resto il mio nuovo film più che un’opera di un regista è l’azone politica di un cittadino attento”.
Vaticano, l’annuncio del teologo gay. Ha sollevato un polverone, commentato oggi da tutti i quotidiani, l’intervista del Corriere della sera al teologo Krzysztof Charamsa attraverso la quale ha deciso di rivelare la propria omosessualità. Un caso esploso alla vigilia del Sinodo che ha portato una pronta reazione in Vaticano: padre Francesco Lombardi ha infatti chiesto a Charamsa di lasciare il proprio incarico.
Il giardino verticale d’Israele lancia la moda. Il vertical field, segno inconfondibile del padiglione Israele ad Expo 2015, è oramai una tendenza da importare: ieri, durante le iniziative di Expo in città, è stato infatti presentato il progetto di Plinio63 Hublab che ha illustrato come creare un orto verticale in casa propria. (Libero)
Zac e Sadiq per Londra 2016. Sul Messaggero, il ritratto di due candidati che si contenderanno il ruolo di sindaco di Londra il prossimo maggio 2016: Zac Goldismith, erede dell’omonima dinastia (e sposato con una Rothschild) e Sadiq Kahn, musulmano originario del Pakistan.
Roma, ex casa di cura ebraica al centro di indagini. Sulle pagine romane del Corriere della sera si legge la notizia di “Abusi edilizi e falsi nell’hotel ex casa di cura ebraica «First Luxury» di via del Vantaggio. Il pm – riposta il quotidiano – ha chiesto il rinvio a giudizio di 13 imputati, due sono vigili urbani”. Tra gli imputati, anche i rappresentanti legali della casa di cura (proprietaria dell’immobile) e cinque dipendenti comunali che “avrebbero omesso di vigilare sul rispetto del piano di recupero dell’area, siglato nel 2004 dal Campidoglio in accordo con la Comunità Ebraica”.
I pettegolezzi su Freud. Repubblica introduce il nuovo libro di Elisabeth Roudinesco dedicato al padre della psicoanalisi Sigmund Freud che si propone di riportare la verità su di lui e dissipare i pettegolezzi circa la sua vita privata.
Bellezza divina in mostra. Repubblica presenta la mostra “Bellezza divina” a Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 24 gennaio nel quale ci si interroga sul raporto tra l’arte e il sacro attraverso opere di Marc Chagall e Vincent Van Gogh.
Rachel Silvera @rsilveramoked
(4 ottobre 2015)