Terrorismo, Israele
sotto attacco

rassegnaProseguono senza sosta gli attacchi terroristici palestinesi contro la popolazione israeliana. “Pietre, coltelli e Facebook. È l’Intifada 3.0” scrive Repubblica, utilizzando però impropriamente il termine “rivolta” per definire quanto sta accadendo.
“L’estremismo islamico che affligge questa regione è arrivato anche qui” dice il primo ministro Benjamin Netanyahu (dichiarazione riportata dalla Stampa). Di ieri l’invito del sindaco di Gerusalemme ai suoi concittadini: “Girate armati”. Tace invece Abu Mazen, leader Anp.
Un silenzio denunciato anche dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna (Avvenire, tra gli altri) in un messaggio rivolto alla comunità internazionale: “Servono parole chiare e nette di condanna contro azioni improntate all’odio e al disprezzo della vita umana. Il silenzio e l’indifferenza, oggi come sempre, costituirebbero una grave colpa”.
Intervistato da Repubblica, lo scrittore israeliano Etgar Keret afferma: “Non c’è più speranza, la violenza aumenterà”.
Rispondendo a un lettore (Giorgio Berruto, firma del giornale Ugei Hatikwa), Maurizio Molinari analizza sulla Stampa i possibili scenari futuri.

Congelata dal governo italiano la possibilità di permettere ai tornado dell’aeronautica militare di bombardare le postazioni dell’Isis in Iraq. La decisione, riporta Repubblica, è stata presa dal primo ministro Matteo Renzi e dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. L’ipotesi più probabile è adesso un attacco in Libia.

Cade oggi il 33esimo anniversario dell’attentato palestinese alla sinagoga di Roma. Sul Tempo si ricorda l’accaduto attraverso le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel giorno del suo insediamento: “Il nostro Paese ha pagato, più volte, in un passato non troppo lontano, il prezzo dell’odio e dell’intolleranza. Voglio ricordare un solo nome: Stefano Gaj Taché, rimasto ucciso nel vile attacco terroristico alla sinagoga di Roma nell’ottobre del 1982. Aveva solo due anni. Era un nostro bambino, un bambino italiano”.

“A Trieste c’era l’unico forno crematorio nazista in Italia. Ora ho scritto un romanzo per svelare il suo mistero”. Così il germanista Claudio Magris in una grande intervista pubblicata sulla rivista  Sette del Corriere in concomitanza con l’uscita del suo nuovo romanzo, “Non luogo a procedere” (ed. Garzanti). Un’indagine sui segreti della Risiera di San Sabba e un manifesto contro le guerre, sottolinea il settimanale. All’intervista è dedicata la prima pagina, titolata “Auschwitz a Trieste”.

“Ventisette mesi tra incidenti e gaffe, strategie e risultati”. Il Corriere Roma ripercorre in un’ampia galleria fotografica il mandato da primo cittadino di Roma di Ignazio Marino, dimessosi ieri dopo le pressioni del suo stesso partito. Ad essere ricordate, tra le molte situazioni di crisi, anche le recenti tensioni con la Comunità ebraica relative al futuro degli urtisti.
Le dimissioni del sindaco aprono adesso scenari politici incerti, mentre si registrano scene di giubilo in piazza del Campidoglio tra alcuni sostenitori dell’estrema destra. Il Corriere della sera, sul proprio sito, pubblica un inquietante video con protagonisti alcuni nostalgici del fascismo con tanto di tatuaggio di Mussolini in bella mostra.

Presa di posizione della Comunità ebraica di Milano a favore del progetto di espansione del Giardino di Monte Stella: “Chiediamo amore per il Giardino dei Giusti. La sua riqualificazione è indispensabile. Occorre rendere questo luogo ospitale e accogliente per le migliaia di ragazzi che lo visitano ogni anno” (Repubblica Milano).

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Eugenio Scalfari torna a raccontarsi in una intervista al Venerdì di Repubblica. Parlando delle origini familiari, il giornalista rivela un’ascendenza ebraica della nonna materna, “che pure era cristianissima e teneva Don Bosco sul comodino”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(9 ottobre 2015)