Qui Roma – La musica ricorda i Giusti
Ricordare chi è sopravvissuto dalla Shoah e chi, a rischio della propria vita, aiutò i perseguitati a salvarsi. È senso del Concerto per i Giusti, in scena questa sera alla sala accademica del conservatorio di S.Cecilia. Sul palco i Mish Mash, di cui fa parte anche il violinista Marco Valabrega, nipote del concertista Cesare, che insieme alla moglie Carla e alle due figlie Benedetta e Emma fu salvato dalla famiglia Andreoni. Al loro esempio, riconosciuto anche da Israele con il conferimento della medaglia di Giusto tra le Nazioni, è dedicato il concerto. A introdurre l’evento sarà la storica Anna Foa, mentre ad affiancare il Mish Mash ensemble – composto oltre a Valabrega da Domenico Ascione alla chitarra, Bruno Zoia al contrabbasso, e Mohssen Kasirossafar alle percussioni persiane – sarà il musicista iraniano Vahid Haji Hosseini con il suo santur, strumento a corde percosse. Le letture di Gaia Riposati accompagneranno lo spettacolo.
Quando nel 1938 a Cesare e Carla Valabrega fu impedito dalla promulgazione delle leggi razziste di praticare il loro lavoro a Bologna, furono costretti a spostarsi di città in città in cerca di riparo. Alla fine approdarono a Fanano, in provincia di Modena, sulle montagne dell’Appennino emiliano romagnolo. Lì il curato della parrocchia locale, don Giovanni Ricci, li accompagnò a casa di Gildo Andreoni, e la famiglia Valabrega visse nascosta dai nazifascisti per due anni in una stanza al primo piano, salvandosi così dalla deportazione.
(18 ottobre 2015)