Le minacce di Hamas
“L’Intifada proseguirà fino alla liberazione di Gerusalemme, della Cisgiordania e della Palestina”. È la minaccia di Hamas – così titola Repubblica – che tenta dunque di prendere il controllo politico della spirale di attentati sulla popolazione ebraica da parte di palestinesi e arabi israeliani che fino a questo momento sono stati definiti solo “lupi solitari”. L’organizzazione avrebbe anche attivato le sue cellule “in sonno” in Cisgiordania.
Per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è quindi “necessaria” la presenza di check-point agli ingressi e alle uscite dei quartieri arabi di Gerusalemme. Stop invece alle nuove barriere di cemento erette come provvedimento temporaneo per isolare le zone da cui proviene la maggior parte dei terroristi responsabili degli attacchi degli ultimi giorni.
Al lavoro anche le diplomazie. Il ministero degli Esteri israeliano, riporta il Corriere, ha convocato l’ambasciatore francese Patrick Maissonave per esprimere la “decisa opposizione” alla proposta di Parigi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di istituire osservatori internazionali sul Monte del Tempio. Oggi a Berlino invece incontro tra Netanyahu e il segretario di Stato americano John Kerry, che incontrerà anche il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen e il re giordano Abdullah II e ieri da Madrid ha sottolineato il diritto di Israele a difendersi, come riporta tra gli altri Avvenire. Il Giornale cita inoltre le parole dell’ex premier italiano Silvio Berlusconi, che ha criticato la “inaccettabile equidistanza” della comunità internazionale “tra aggressori e aggrediti”.
Parzialità mediatica. Sul Foglio Giulio Meotti denuncia la parzialità dei mezzi d’informazione internazionali nel raccontare la realtà delle tensioni di questi giorni tra israeliani e palestinesi. Ad essere riportate le parole rivolte dall’ex presidente della rete inglese Bbc Michael Grade ai vertici dell’azienda. “Devo oppormi – ha affermato Grade – al fatto che promuovete l’equivalenza fra gli israeliani vittime del terrorismo e i palestinesi che sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane nell’atto di compiere attacchi terroristici”.
La mobilitazione degli ebrei milanesi. “Luce sulla verità”, iniziativa di solidarietà promossa dalla Comunità ebraica di Milano, si svolgerà domani sera dalle 18 alle 20 davanti al Tempio centrale di via della Guastalla. La manifestazione, organizzata con l’associazione Amici di Israele e altri enti, è stata indetta “contro la forsennata campagna di odio, supportata da menzogne di ogni tipo, in cui Israele, unico paese democratico della regione, viene fatto passare per aggressore”. A scriverne è il Giorno.
Nevo: scrivo per costruire ponti. “Nei miei romanzi cerco di costruire dei personaggi che aiutino a superare gli stereotipi imperanti sulla figura dell’altro. Sono convinto che il ruolo di ponte, di spazio aperto dove poter scrivere finalmente qualcosa di comune ai due popoli, possa essere svolto meglio dalla letteratura che dalla politica”. Così lo scrittore israeliano Eshkol Nevo in un’intervista sul Manifesto dedicata al tema del conflitto israelo-palestinese.
Aleppo circondata, fuga di massa. Sono settantamila i civili che hanno abbandonato nelle ultime 72 ore in un nuovo esodo la città siriana di Aleppo, circondata dalle truppe del presidente Bashar Assad, dai ribelli del regime, dalle milizie iraniane, dai guerriglieri dell’Isis e dai jet russi. A fare il punto della situazione è, tra gli altri, il Messaggero.
Libia, presentato il piano Ue. L’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini ha presentato ai 28 paesi dell’Unione un piano per la Libia, descritto oggi da Repubblica. Il piano mira alla stabilizzazione del paese con l’impegno di Ue e Onu a sostenere il governo di Accordo Nazionale proposto dall’inviato Onu Bernardino Leon, su cui i governi di Tripoli e Tobruk voteranno oggi.
Nazisti occulti. Ci sarebbe l’associazione di estrema destra Lealtà e Azione, legata al network di naziskin Hammerskin, dietro l’organizzazione della manifestazione di boxe “Wolf of the ring”, in programma a Saronno per il 15 novembre e patrocinata dal Comune. A denunciarlo è l’Anpi, insieme a Pd, liste civiche e Sel, mentre la Digos attende a reagire in quanto né la locandina del raduno e né il sito dell’associazione – riporta il Corriere Milano – sembrano avere un immediato collegamento politico.
Svizzera, quei dati che allarmano. Il suo soprannome? “Le Pen elvetica”. Questa la nomea di Magdalen Blocher Martullo, figlia dell’ex consigliere federale Christof Blocher, leader fondatore del partito populista e xenofobo Unione Democratica di Centro. Blocher Martullo è stata eletta nel Cantone Grigioni, e il suo partito ha conquistato 11 seggi in più nel Parlamento svizzero rispetto a quattro anni fa, con il 30 percento dei voti complessivi. Sulle colonne de La Stampa, partendo dalla sua affermazione, si fa il punto sull’avanzata della destra e dell’estrema destra in vari paesi d’Europa.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(20 ottobre 2015)