Bologna – Gli ebrei e la Grande Guerra,
voci e studiosi a confronto

Lello Sonnino primo a dx in piedi“Sono convinta che verranno fuori cose molto interessanti. Il convegno metterà a fuoco temi di grande interesse, ma non così conosciuti e recepiti dall’opinione pubblica. La mostra analogamente è segnata da un alto livello qualitativo. Un’occasione unica per ricostruire uno spaccato sia della situazione in generale, sia nello specifico del territorio emiliano-romagnolo”.
Vincenza Maugeri, direttrice del Museo ebraico di Bologna, dà appuntamento a due importanti iniziative novembrine. L’inaugurazione della mostra “1915/1918 Noi c’eravamo – Gli Ebrei italiani e la Grande Guerra”, progettata dalla Fondazione Cdec di Milano con il sostegno dell’UCEI (apertura il 10 novembre, conclusione 17 gennaio). E un prestigioso convegno di studi sul tema che si svolgerà il giorno successivo.
Significativa, viene ricordato, è stata la partecipazione ebraica al conflitto: combattenti di leva e volontari, soldati semplici, sottufficiali e ufficiali hanno combattuto su vari fronti. Organizzazioni ebraiche si sono inoltre mobilitate per ragioni umanitarie e singoli cittadini hanno collaborato attivamente a organizzazioni non ebraiche per sostenere lo sforzo bellico o per dare un contributo operativo all’assistenza dei più sfortunati.
L’ebraismo europeo ha subito danni e distruzioni e intere comunità sono state costrette ad abbandonare le proprie case e le proprie sinagoghe. Un intero mondo, viene spiegato, “si è mosso attorno a questo evento, che ha lasciato tracce durature”.
Per quanto concerne la mostra, essa si concentra sulle vicende della comunità italiana. Che, pur essendo una piccola minoranza, “ha giocato un ruolo significativo per la pluralità del suo contributo” e “per l’importanza del suo ruolo sia a livello nazionale che europeo”.
Ricca e sorprendente la documentazione proposta, che ricostruisce un itinerario lontano dalla retorica e attento invece a cogliere i diversi aspetti religiosi, sociali, culturali e politici che hanno caratterizzato quegli anni.
Tra i temi del convegno l’esplorazione dei diversi atteggiamenti presi dalle comunità ebraiche e dai singoli di fronte allo scoppio delle ostilità. Ci si concentrerà quindi sia sulla partecipazione alle azioni militari, sia sulle voci di dissenso che si levarono allora, riflettendo contestualmente sulla vita delle comunità dell’epoca e la loro significativa integrazione nella società e nella vita pubblica.
Al convegno, articolato in due sessioni, hanno dato la loro adesione Bruno Di Porto, Anna Foa, Francesca Sofia, Stefano Arieti, Alberto Cavaglion, Gabriele Rigano, Mario Toscano, Monica Miniati, Gabriele Fabbrici, Ines Miriam Marach, Luigi Davide Mantovani, Mirtide Gavelli, Antonino Zarcone e Massimo Cultraro.

(Nell’immagine si riconosce primo a destra in piedi il soldato Lello Sonnino)

(25 ottobre 2015)