Israele, ancora violenza
Continua a salire il bilancio delle aggressione per mano dei terroristi palestinesi ai danni di civili e soldati israeliani. Solo ieri ci sono stati tre nuovi attacchi in uno dei quali un soldato, pugnalato, è rimasto gravemente ferito. Intanto il Primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu pensa, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, di revocare lo status di cittadini di Gerusalemme ad alcuni palestinesi residenti nella parte Est della città, zona dalla quale proviene il maggior numero degli attentatori che hanno scosso il Paese nelle ultime settimane. A commentare la situazione sulla Stampa, lo scrittore Abraham Yehoshua: “Sono attacchi suicidi personali. Non parliamo di gente indottrinata da Hamas, da fanatici, dall’esterno. Sono giovani che agiscono da soli. E questo suscita uno stato d’animo che non abbiamo mai provato prima”.
L’indagine sull’Israelitico. Come riportano i quotidiani, l’ex direttore generale dell’Ospedale Israelitico di Roma Antonio Mastrapasqua – arrestato mercoledì con le accuse di truffa e falso assieme ad altre 13 persone tra dirigenti, medici, infermieri e amministrativi – si è avvalso della facoltà di non rispondere nel merito dei reati contestatigli. Così come, si legge, i principali indagati dell’inchiesta.
Sulla stampa si raccontano anche le difficoltà organizzative emerse in queste ore dopo lo stop a nuovi ricoveri deciso dalla Regione Lazio, che ha ritirato l’accreditamento alla struttura ospedaliera, e si pubblicano i contenuti di alcune inquietanti intercettazioni.
Firenze, l’ateneo contro il film della Comizzoli. Netta presa di distanza dell’ateneo fiorentino in merito alla proiezione del documentario dell’attivista anti-israeliana Samantha Comizzoli “Israele, il cancro” organizzata per il pomeriggio di giovedì, in uno spazio autogestito, dal collettivo di scienze politiche. “L’ateneo precisa che l’iniziativa non è organizzata da alcuna struttura direttamente o indirettamente collegabile all’ateneo stesso” dichiara il rettore uscente Alberto Tesi, le cui parole sono oggi riportate dal Corriere Fiorentino.
Il rettore Tesi, interpellato tra gli altri da ambasciata d’Israele e Comunità ebraica di Firenze, annuncia di aver scritto ai referenti del collettivo “diffidandoli dal realizzare un’iniziativa che già dal titolo appare del tutto estranea a quel confronto fra prospettive e analisi differenti che viene riservato di solito alle iniziative, anche studentesche, organizzate negli spazi dell’ateneo”.
Diversamente da quanto si lascia intendere nell’articolo la proiezione – stando a informazioni sopraggiunte in seguito – sarebbe stata nel frattempo annullata.
Kaczynsky, “il mal di pancia dell’Europa”. Dopo la vittoria alle ultime elezioni in Polonia, il Corriere della sera analizza il leader del partito di estrema destra Pis Jaroslaw Kaczynsky: “Xenofobo al punto di temere il colera degli immigrati. Così antitedesco da rinfacciare alla Merkel il dimezzamento della popolazione polacca sotto Hitler. Così anti Ue da incolpare l’arcinemico (e presidente del Consiglio di Bruxelles) Donald Tusk d’aver complottato nella morte del gemello”, lui è il “mal di pancia d’Europa”, prosegue il Corriere. Dalla Germania arriva intanto la gelida rassicurazione: “Resteremo alleati della Polonia”.
Nostra Aetate, 50 anni dopo. Su Avvenire, la cronaca del Convegno internazionale organizzato dall’Università Gregoriana in occasione dei 50 anni dalla pubblicazione di Nostra Aetate, il documento che ha gettato le basi per i rapporti tra la Chiesa e le altre fedi. “Si tratta di un testo – è intervenuto il cardinale Kurt Koch – che ha segnato la svolta decisiva nella relazione tra Chiesa e ebraismo e continua a rappresentare un’utile bussola per la riconciliazione tra cristiani ed ebrei”.
La nuova Intifada. Sul Foglio l’ex capo del National Security Council d’Israele Yaakov Amidror fa il punto sulla nuova escalation di violenza. Amidror spiega come essa si distingua dalle due Intifada precedenti perché non ci sono più kamikaze ma attentati con le armi bianche e piuttosto che cellule terroristiche, ci sono singoli individui che “la mattina si alzano, escono per strada e accoltellano gli ebrei, a causa dell’incitamento all’odio”.
Una legge contro il saluto fascista. Su Libero viene riportata la proposta di legge lanciata dal candidato sindaco di Milano del Pd Emanuele Fiano che prevederebbe di incriminare chi fa il saluto romano o commercia immagini legate a Benito Mussolini. Si vorrebbe infatti introdurre l’articolo 293 bis che “che prevede la pena della reclusione da sei mesi a due anni per chiunque propaganda le immagini e i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco” e misure dure anche per il saluto che richiama inequivocabilmente il fascismo. Una proposta, definita dal quotidiano “l’ultima follia del Pd”.
Primo Levi, tra (fanta)scienza e letteratura. Sarà dedicata al rapporto tra scienza e scrittura la settimana di lezioni organizzata dal Centro Studi Internazionali Primo Levi incentrati sulla figura dell’autore. Tanti gli spunti da cui partire, per esempio nel libro Vizio di forma nel quale ci sono due racconti che appartengono ad una “fantabiologia letteraria”. Levi immagina infatti che uno scrittore incontra un personaggio dei suoi libri che gli spiega come esista un parco in cui vivono i protagonisti della letteratura, la cui esistenza è alimentata dalla memoria dei lettori. (Repubblica)
A proposito d’Israele. Intervistata dal Fatto Quotidiano, la celebre autrice di “Paura di volare” Erica Jong fa riferimento alla condizione delle donne in Israele specificando come esso sia il Paese più civilizzato del Medio Oriente: “In Israele – spiega – c’è un dibattito democratico fervente e le donne hanno subito ottenuto un forte riconoscimento politico, come dimostra la luminosa carriera di Golda Meir, che fu premier. Posso solo augurarmi che i paesi del Medio Oriente in futuro possano assomigliare di più a Israele”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(27 ottobre 2015)