Qui Roma – Gli ebrei e l’Italia moderna,
una storia di integrazione

IMG_20151109_181148_editQuella degli ebrei e quella dell’Italia. Due storie che si intrecciano e si compenetrano dando vita a una “convivenza e compresenza molto ben riuscita”. Così il giornalista del Corriere della sera Pierluigi Battista ha riassunto gli stimoli suscitati dal libro del libro della studiosa Marina Caffiero, “Storia degli ebrei nell’Italia moderna. Dal Rinascimento alla Restaurazione” (Carocci editore), vincitore del Premio Benedetto Croce per la saggistica 2015. L’opera è stata presentata ieri al Museo ebraico della Capitale, all’interno di un dialogo tra Battista stesso e l’autrice.
Il volume, ha spiegato Caffiero, concentra molti secoli di storia “senza volersi sostituire alla Storia degli ebrei in Italia di Attilio Milano, ma integrandola e parlando di altre epoche”. Si parte dunque dall’istituzione dei ghetti e si arriva fino all’emancipazione, analizzando le vicende degli ebrei italiani nel contesto europeo e dei flussi migratori che ne hanno caratterizzato la composizione, ma sopratutto in quello dell’Italia non ebraica, con cui si realizzarono sempre, nonostante le mura dei ghetti, legami, scambi e interazioni. “La storia degli ebrei italiani viene inserita nella storia maggioritaria con una dinamica evolutiva”, ha sottolineato Battista. “Attraverso la diacronia, l’analisi in successione di più secoli, si affrontano tempi diversi in cui le cose cambiano. E dunque – l’osservazione di Battista – cambiano anche gli ebrei”.

(10 novembre 2015)