Un silenzio che pesa

rassegnaIl padre del terrorista responsabile della strage al centro disabili di San Bernardino rischia l’arresto. A riportarlo oggi è La Stampa, che l’aveva intervistato e che spiega come il padre di Syed Farook non avrebbe raccontato tutto ciò che sapeva all’Fbi, compresa l’affiliazione del figlio all’ideologia dell’Isis, il possesso di armi e la ferma volontà di vedere annientato lo Stato d’Israele. La seconda accusa mossa nei suoi confronti è consequenziale: perché se sapeva tutto ciò, non ha segnalato la potenziale pericolosità del figlio alle forze dell’ordine, evitando così il massacro?

Le scelte del rav. “La manifestazione dell’editoria è libera di presentare quel che vuole, io sono altrettanto libero di fare le mie scelte”. Così il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha motivato la decisione di non partecipare alla presentazione di un libro dedicato all’antico ghetto capitolino cui era stato invitato mesi prima dalla direzione della fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”. La ragione della sua rinuncia nella presentazione, avvenuta poche ore prima, nello stesso contesto, del delirante libello antisemita Sionismo, il vero nemico degli ebrei.
Scrive Repubblica: “Alla Fiera sono arrivate le richieste di cancellare l’evento da parte di un consigliere della Comunità ebraica.’Delirante povero ebreo’ l’ha definito, su Facebook, il curatore del volume Diego Siragusa, che ieri mattina, con l’editore Zambon, ha presentato il libro al Palazzo dei Congressi dell’Eur”.
Repubblica ricorda inoltre come una prima presentazione dell’opera, prevista presso la sezione dell’Anpi Don Pappagallo, sia stata annullata dopo la “durissima reazione” del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. “È sconcertante che l’Anpi, che dovrebbe tutelare e diffondere ben altri valori, si faccia promotrice di un’iniziativa di aperto odio antiebraico e antisraeliano”, le parole del presidente UCEI.
Scelta diversa per la Fiera dei piccoli editori. “Dopo la richieste di annullare la presentazione – spiega la coordinatrice Silvia Barbagallo a Repubblica – abbiamo verificato il contenuto del libro per accertarci che, al di là delle posizioni rigide sul sionismo e la questione palestinese, non ci fosse nulla di antisemita. Abbiamo invitato i rappresentanti della comunità a confrontarsi con noi perché le critiche ci sono sembrate eccessive e politiche. Abbiamo seguito l’incontro e non c’è stata alcuna allusione razzista. Nulla di offensivo nemmeno nel libro a nostro avviso, e così abbiamo deciso di andare avanti”.

Misericordia, una lettura ebraica. Intervistato dalla Stampa, il rabbino Giuseppe Laras riflette sul tema della misericordia: “Il discorso intorno alla misericordia è molto umano, ma all’interno del vivere sociale non può prescindere dalla capacità di giudizio e dalla necessità della giustizia”. Solo con la giustizia, sottolinea infatti rav Laras, la società “non si ammala”.

Streisand e Karan insieme per il Ghetto. La promozione per restaurare e salvare dallo scorrere del tempo il ghetto ebraico di Venezia, che a marzo compirà 500 anni, ha due testimonial d’eccezione: la cantante e attrice Barbra Streisand e la stilista Donna Karan. A raccontare, al Corriere della sera il loro impegno è Toto Bergamo Rossi dell’associazione Venetian Heritage. Bergamo Rossi rivela poi che, dopo un articolo apparso sul New York Times, anche numerose famiglie di ebrei americani hanno deciso di dare il proprio piccolo contributo per salvare il ghetto.

Nogarin: “Non fomentiamo l’antisemitismo”. Dopo le dichiarazioni di un consigliere comunale di Livorno che ha parlato in pubblico di “giudeomassoneria italica” senza ottenere né censure né condanne, un fatto denunciato con forza dal presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri, il sindaco grillino Filippo Nogarin dice a Repubblica: “Una dichiarazione che mi rattrista e mi irrita, condivido l’amarezza. Ma è profondamente sbagliato accusarci di fomentare l’antisemitismo”.

Francia, gli equilibri vacillano. Dopo il risultato delle elezioni regionali in Francia, che hanno visto il Fronte Nazionale di Marine Le Pen sbaragliare i concorrenti, si tenta di arginare i danni. L’obiettivo di molti è infatti quello di formare un Fronte Repubblicano che unisca destra e sinistra per evitare la vittoria di Le Pen, ma gli equilibri sembrano vacillare. Tra gli altri, il Corriere, riporta la decisione del socialista Jean-Pierre Masseret, presidente uscente della Lorena, che si è rifiutato di fare un passo indietro in favore del concorrente di destra ben piazzato nei sondaggi. “Continueremo la lotta fino in fondo”, ha spiegato Masseret.

La Casa Bianca: “Dichiarazioni Trump tossiche e inaccettabili”. Costantemente sopra le righe e inopportuno Donald Trump, candidato alle primarie repubblicane degli Stati Uniti. Dopo aver chiesto di chiudere le frontiere per bloccare l’entrata dei musulmani nel paese, Trump ha proposto di prendere in seria considerazione la chiusura di web e social media, “almeno in alcune zone”, per evitare il reclutamento jihadista. A scagliarsi contro le nuove dichiarazioni del candidato, anche il portavoce del presidente in carica Barack Obama che invita a prendere le distanze “perché quello che ha detto è offensivo, tossico e moralmente inaccettabile” (Repubblica).

Memoria, il ricordo dei giovani. Fa tappa a Firenze, dove verrà inaugurata stamani, la mostra itinerante “I giovani ricordano la Shoah” realizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’UCEI. In esposizione le migliori opere realizzate dagli studenti delle scuole italiane che riflettono sul valore della Memoria. Seguirà un articolato e qualificato convegno di studi (Corriere Fiorentino).

Heidegger, due fronti opposti. Sul Messaggero si torna a parlare dei Quaderni neri di Martin Heidegger, tangibile testimonianza dell’antisemitismo del filosofo tedesco, in relazione al libro di Donatella Di Cesare Heidegger & Sons (Bollati Boringhieri edizioni). Le rivelazioni emerse dalla pubblicazione dei Quaderni, scrive il quotidiano , hanno aperto due strade che confliggono: quella dei sostenitori di Heidegger che insistono dicendo che la sua filosofia è ben altro e quella dei cosiddetti “rottamatori della filosofia” che non vedono l’ora di rinunciare agli heideggerismi di ogni sorta.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(9 dicembre 2015)