La nota di un gruppo di rabbini modernisti
“Cristianesimo nel piano divino”

La nascita del Cristianesimo? Parte di un piano divino affinché ebrei e cristiani possano lavorare insieme per la redenzione del mondo.
È quanto sostengono 25 rabbini appartenenti alla corrente Modern Orthodox in un documento congiunto intitolato “Fare la volontà del Padre Nostro nei Cieli: verso una collaborazione tra ebrei e cristiani.
Un documento estremamente divisivo, che scarsi consensi sembra riscuotere all’interno degli ambienti ortodossi e che lascia immaginare una rottura da parte di alcuni rabbini decisamente aperturisti e modernisti.
Scrivono gli autori del documento: “Riconosciamo che dal Concilio Vaticano II l’insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica sull’ebraismo è cambiato in maniera radicale e irrevocabile. La promulgazione di Nostra Aetate cinquant’anni fa ha dato il via a un processo di riconciliazione tra le nostre due comunità”. Gli ebrei di oggi, viene inoltre sostenuto, hanno ormai sperimentato amore sincero e rispetto da parte di molti cristiani. E questo attraverso iniziative di dialogo, incontri e conferenze “in tutto il mondo”.
“Ora che la Chiesa cattolica ha riconosciuto l’Alleanza eterna tra Dio e Israele – si sottolinea – noi ebrei possiamo riconoscere il perdurante valore costruttivo del cristianesimo come nostro partner nella redenzione del mondo, senza nessuna paura che questa comunanza possa essere sfruttata per finalità missionarie”.
Tra i firmatari del documento i rabbini Irving Greenberg, Benny Lau e David Rosen. Quest’ultimo è intervenuto poche ore fa in Vaticano alla presentazione del documento sul dialogo prodotto dalla commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo della Santa Sede.

(10 dicembre 2015)