Miss Israele tra sport e concorsi di bellezza
Avigail, la scherma ti fa bella
Maschera nera, guanti e giubbotto bianchi, una spada in mano. Non somiglia molto alla tenuta sberluccicante che ci si aspetta da una reginetta di bellezza, ma invece nel caso di Avigail Alfatov, meglio conosciuta come Miss Israele 2015, è l’abbigliamento con cui la si incontra più spesso. Avigail infatti è anche campionessa nazionale di scherma, e aspetta il 2020 per compiere il suo debutto olimpico a Tokyo. Intanto però ha di fronte un’altra competizione, quella di Miss Universo, che inizia domani a Las Vegas e la cui finale si svolgerà il 20 dicembre.
Avigail ha 19 anni, è nata in Israele, da genitori emigrati dall’Ucraina perché “essere ebrei in altri paesi non è un granché e non volevano che nascessi lì“, ha spiegato. Così è cresciuta ad Acri, una città sulla costa poco lontano da Haifa, che si dà il caso sia anche la sede dove si allena la squadra olimpica israeliana di scherma. Per questo, lo sport viene insegnato e praticato in ogni scuola, e, dopo aver iniziato in quarta elementare “mi è davvero piaciuto e dunque ho continuato“, taglia corto Alfatov. Oggi detiene il titolo di campionessa israeliana di scherma giovanile. “Mi alleno quattro ore al giorno, ho partecipato a molte gare in giro per il mondo e sono stata campionessa nazionale israeliana varie volte, quindi ora il mio sogno è arrivare ai Giochi olimpici e vincerli“. La carriera da reginetta di bellezza e da modella è parte del piano, in quanto la aiuterà a sostenere finanziariamente quella sportiva, dal momento che lo Stato può pagare solo un anno di preparazione atletica fino ai Giochi di Tokyo 2020.
Oltre a questo, Avigail al momento sta svolgendo il suo servizio militare nell’aviazione delle Forze di difesa israeliane, dove si occupa della tutela della sicurezza delle informazioni. Dopo, il sogno è studiare all’università per poter un giorno intraprendere la carriera diplomatica e diventare ambasciatrice. Essere a Las Vegas per Miss Universo e rappresentare il suo paese in un ambiente internazionale pensa possa essere un trampolino di lancio e “aprire molte porte“, anche se si è detta piuttosto stressata all’idea di dover parlare in inglese.
I rapporti diplomatici sono un altro elemento che ad Acri respira da quando è nata. Nella città vivono infatti da sempre fianco a fianco comunità ebraiche, cristiane, musulmane e bahai. Un esempio di convivenza, fa notare Avigail, che racconta come ebrei e musulmani vivano insieme senza problemi: “I miei vicini di casa sono arabi, e va tutto bene“. E in generale, la reginetta afferma di non essere particolarmente turbata dall’ultima ondata di violenze nel paese: “Ci sono abituata quando cammino per le strade, ma nella mia città mi sento sicura“, afferma.
Non è preoccupata nemmeno per quanto riguarda il concorso di Miss Universo. Nello specifico, non teme né che rappresentare Israele nell’attuale clima politico possa limitare le sue chance di vincere, né che si possa verificare un altro episodio simile a quello che ha coinvolto la Miss che l’ha preceduta, Doron Matalon, che era stata accusata da Miss Libano di essersi intrufolata in una foto con lei e altre reginette al fine di pubblicarla sui social media nonostante il divieto libanese di avere contatti con Israele. Anzi, per la verità “non lo sapevo neanche“, ammette Alfatov.
Evidentemente al momento è troppo impegnata a cercare nuovi segreti di bellezza. Uno su tutti? “Bustine di tè verde in faccia, gli antiossidanti rendono la mia pelle liscia“.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(15 dicembre 2015)