Viterbo, l’omaggio di Israele

libroAvvocato, linguista, dirigente comunitario, giornalista. Una figura straordinaria, anche per il ruolo che ebbe nel mettere in relazione culture e mondi diversi.
Commosso e partecipato omaggio, a Tel Aviv, alla memoria di Carlo Alberto Viterbo (1889-1974).
Coordinato da Jack Arbib con la partecipazione di Barbara Tagliacozzo e della neo addetta culturale Elena Loewenthal, l’incontro si è svolto nei locali dell’Istituto Italiano di Cultura ed è stato arricchito dalla presentazione del libro di recente uscita Il giorno del ritorno che verrà (ed. Aska), raccolta di lettere scritte da Viterbo nel campo di internamento di Urbisaglia.
Con grande abilità, l’avvocato Renzo Ventura ha saputo interpretare i sentimenti di un uomo improvvisamnte strappato, senza la minima colpa ma solo per i suoi ideali, alla propria famiglia e che da lontano cerca di insegnare al figlio Giuseppe tredicenne i principi etici fondamentali.
È stato proprio il figlio, curatore dell’opera, a spiegare le motivazioni che l’hanno spinto a far pubblicare un libro che sta suscitando molto interesse e curiosità. Numerose le domande dal pubblico, in cui sedevano molte persone che avevano conosciuto Carlo Alberto Viterbo nelle sue molteplici funzioni.

(6 gennaio 2016)