Informazione – International edition
Anniversari e nuovi inizi

Schermata 2016-01-11 alle 09.46.15Alla fine ciò che conta più di ogni altra cosa non sono gli ultimi 500 anni, ma i cinque secoli che verranno. Con questo spirito la Comunità ebraica di Venezia si prepara a ricordare l’anniversario dell’istituzione del primo ghetto, che avvenne in Laguna nel 1516. È questo appuntamento ad aprire l’uscita odierna di Pagine Ebraiche International Edition, che ha raggiunto questa settimana i lettori di tutto il mondo in una nuova veste grafica, che rappresenta, insieme alla rinnovata formula del notiziario Melamed, un primo passo verso varie iniziative in cantiere nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Anche il nuovo Sheva – Melamed, il notiziario settimanale dedicato al mondo dell’educazione, viene raccontato al pubblico non di lingua italiana.

A proposito di mondo dell’educazione, per Pagine Ebraiche International Edition anche i passaggi fondamentali del discorso di Elite Olstein, professore emerito della School of Education dell’Università ebraica di Gerusalemme, in occasione della presentazione del libro “Vygotsky and Bernstein in the light of the Jewish tradition”, di Antonella Castelnuovo e Bella Kotik (Academic Studies Press 2015). Il volume si concentra su come la tradizione ebraica di origine abbia avuto un’influenza sugli studi di Basil Bernstein, linguista e sociologo dell’educazione, e di Lev Vygotsky, psicologo sociale cognitivo. E nel suo appuntamento con It Happened Tomorrow, il direttore Guido Vitale sceglie di citare proprio un passaggio dall’introduzione del libro, scritta da Clotilde Pontecorvo, professore emerito di Psicologia dell’Educazione dell’Università di Roma Sapienza. “Un’ispirazione ebraica può essere trovata nella sacralità del linguaggio attraverso cui Dio crea il mondo e tutte le creature e attraverso cui l’umanità costruisce il suo rapporto con Dio”.

Tra le notizie approfondite, anche i riconoscimenti ottenuti dal Memoriale della Shoah di Milano, a poca distanza dal Giorno della Memoria. Agli architetti Guido Morpurgo e Annalisa De Curtis, che ne hanno curato l’allestimento, è infatti stata assegnata la menzione d’onore della Medaglia d’oro all’architettura italiana della Triennale di Milano, mentre il vicepresidente della Fondazione Memoriale e vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach riceverà il Premio Il Campione, ideato dall’associazione no profit City Angels e dedicato ogni anno a “persone che hanno lanciato messaggi e valori positivi attraverso i mass-media”, con il patrocinio tra gli altri della Comunità ebraica di Milano.

A un anno dall’attentato al supermercato Hypercacher di Parigi, anche l’Italia ha preso parte all’iniziativa di un “Hypershabbat” per rendere omaggio alla memoria delle vittime.

Per la rubrica Italics, Daniela Gross ripercorre gli inquietanti fatti di cronaca di Colonia e le riflessioni che essi stanno suscitando in Europa e in Italia.

“Silenzio, azioni e parole”. Da Dickens all’Ecclesiaste, passando per i Pirkei Avot e per gli scritti di rav Yosef Dov HaLevy Soloveitchik, il docente dell’Università di Bar Ilan Yaacov Mascetti riflette sul ruolo dei fatti, e sul loro rapporto con il detto e il non detto.

Per Bechol Lashon, torna questa settimana la lingua ebraica, con Sarah Kaminski dell’Università di Torino, che nella sua rubrica Kol HaSefarim, riprende la vicenda del libro Gader Haya (Borderlife) di Dorit Rabinyan, che il Ministero dell’Istruzione israeliano ha eliminato dalla lista dei volumi consigliati ai liceali.

Rossella Tercatin

(11 gennaio 2015)