Diploma in Studi Ebraici
Alla (ri)scoperta delle radici

FB_IMG_1452847354083Al via, nell’ambito del programma di studio offerto dal Diploma Universitario Triennale in Studi Ebraici dell’UCEI, il corso di Archeologia del Vicino Oriente, con il professor Samuele Rocca. Trenta ore di insegnamento che gettano un attento sguardo alla Terra di Israele nell’Antico Oriente dall’età del bronzo all’ età del ferro, con particolare focus sullo sviluppo della civiltà cananea ed ebraica; la Terra di Israele all’epoca del Secondo Tempio; l’incontro con il mondo ellenistico e Roma; i periodi asmoneo ed erodiano e le rivolte contro Roma; la Terra di Israele sotto il dominio romano ed in epoca tardo antica, l’urbanesimo e le città greco-romane, lo sviluppo della sinagoga, l’avvento del cristianesimo e i suoi effetti. Questi i punti nodali del corso da lui stesso sottolineati e descritti.
Rocca, che dirige Judaism and Rome, un progetto di lavoro quinquennale sotto la supervisione dello European Research Counci e del Centre National de la Recherche Scientifiqu, ha dedicato l’ultimo anno allo sviluppo della ricerca iniziata durante il suo postdottorato in un libro dedicato alla storia sociale degli ebrei nell’antica Roma – The Jews of Roman Italy: A Mediterranean Diaspora between National Identity and Acculturation e attualmente insegna in vari corsi universitari alla Neri Bloomfield School of Design and Education di Haifa, al Talpiot College di Holon e alla facoltà di Architettura della Ariel University. Decine le sue pubblicazioni e le partecipazioni a congressi e conferenze internazionali.
“Penso che il corso metta gli studenti davanti a problematiche molto interessanti, e
l’approccio adottato possa essere molto innovativo. L’ età antica – spiega – è infatti il periodo non solo in cui è nato il popolo ebraico, ma anche il periodo in cui per molte cose
l’ebraismo ha assunto la sua forma attuale, passando da un culto accentrato su sacrifici a una religione basata sulla preghiera”.
È il momento del passaggio dal Tempio alla sinagoga. Inoltre è in questo periodo in cui l’ebraismo ha incontrato le seduzioni dell’ellenismo, l’universalismo dell’impero romano e il nascente cristianesimo. Il tutto, prosegue Rocca, “nell’ottica dell’evoluzione della cultura materiale”.
Un programma interessante che offre numerosi spunti di approfondimento e riflessione, forse troppi per poterli esaminare in un così breve periodo di studio come quello organizzato per gli studenti del diploma, ma che è sicuramente indispensabile per gettare le basi di una più ampia indagine di studio da proseguire in futuro.
“L’importante – dice il professore – è che gli studenti riescano a cogliere lo stretto legame tra le fonti religiose, letterarie e giuridiche, come la Bibbia. E ancora Giuseppe Flavio, la letteratura rabbinica e la cultura materiale, l’arte e l’architettura. Come i due tipi di fonti fanno luce l’una sull’altra”.
Un periodo storico di cui il professore subisce ancora, dopo anni di studi e ricerche, il fascino indiscutibile e che ritiene indispensabile nella conoscenza delle nostre radici. Perché – spiega – è il momento in cui attraverso, prima la Grecia, e poi, Roma, l’ebraismo diventa un elemento portante della nostra cultura occidentale. “Senza capire questo periodo, non possiamo capire noi stessi, come ebrei, né la società cristiana, un elemento ancora molto importante nell’identità europea che ci circonda. Il cristianesimo, così come l’ebraismo come lo viviamo noi, sono entrambi nati dall’incontro con Roma. La distruzione del Secondo Tempio non è solamente un evento che ha segnato nel lontano passato, ma un evento che ancora oggi, nel presente, segna sia l’ebraismo che il cristianesimo. Dopo la distruzione del Tempio, Rav Yehochanan Ben Zakkai è riuscito a creare un qualcosa che è ancora presente nell’ebraismo moderno, e che di fatto lo definisce.”
Lo stesso si può dire del cristianesimo, che ha cominciato a prendere coscienza di sé, come qualcosa di diverso dall’ebraismo, e non più come una “setta ebraica”, solamente dopo la distruzione del Secondo Tempio. “Scoprire la Terra di Israele Biblica, all’epoca del Secondo Tempio, e nell’antichità tardiva, è di fatto scoprire le nostre radici!”.

Lucilla Efrati

(21 gennaio 2016)