Dopo Auschwitz, come ricordare

Schermata 01-2457413 alle 11.45.56Educare dopo Auschwitz, trasmettere la Memoria settant’anni dopo. Denunciare vigili il pericolo della dimenticanza e non cedere alla retorica.
Si apre sotto il segno della sfida, il dossier curato da Daniel Reichel nel numero di febbraio di Pagine Ebraiche che indaga le nuove frontiere da superare per contrastare l’oblio in vista del Giorno della Memoria.
“L’impegno è quello di trasmettere una Memoria viva, consapevole, il cui valore non è confinato al passato ma è strettamente attuale e acquista un significato fondamentale per il futuro”. A scriverlo in un suo editoriale è Victor Magiar, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con delega alla Cultura. La strada indicata da Magiar segue la via della cultura e delle creatività, due elementi sviluppati negli eventi ideati per il 27 gennaio in tutta Italia. Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese raccontano come è nato il Concerto della Memoria che quest’anno renderà omaggio al direttore d’orchestra Arturo Toscanini (protagonista del dossier di gennaio). Prosegue inoltre il sodalizio tra l’UCEI e il Ministero dell’Istruzione che fa acquisire la consapevolezza agli alunni delle scuole italiane.
La Fondazione del Museo della Shoah di Roma propone la nuova mostra dedicata ad Anne Frank, mentre il Binario 21 di Milano si batte contro l’Indifferenza e lavora per l’accoglienza. Intanto vengono installate in tutto il Paese nuove pietre d’inciampo per restituire l’identità ai milioni di deportati e Bologna si appresta ad inaugurare il suo Memoriale.
Cosa succede intanto in Israele? Come vivono l’eredità del ricordo i nipoti della Shoah? La storica Anna Foa lo chiede a Michal Govrin, la poetessa che guida il gruppo di lavoro “Transmitting Memory and Fiction”, animatore della mostra della scorsa primavera tenutasi all’Istituto Van Leer a Gerusalemme.
L’intervista del mese è dedicata a Sandro De Bernardin, di recente nominato a capo della delegazione dell’International Holocaust Remembrance Alliance che lancia il suo monito sull’educazione alla Memoria: “Serve un’attualizzazione – dice – che più sarà efficace tanto più sapremo depurarla da qualsiasi forma di strumentalizzazione impropria”.
Stampato poche ore dopo la visita di papa Bergoglio nella sinagoga di Roma, il nuovo numero di Pagine Ebraiche offre ai lettori uno speciale con opinioni a confronto. A dare le proprie impressioni a caldo, il presidente dell’Assemblea dei Rabbini Italiani Giuseppe Momigliano, la storica Anna Foa, il diplomatico Sergio Minerbi (che non nasconde le proprie perplessità), Lisa Billig rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell’American Jewish Commettee e lo storico del Cristianesimo Alberto Melloni.
Vento di novità per il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara: fresco di nomina, il nuovo presidente Dario Disegni (alla guida anche della Fondazione dei beni culturali ebraici italiani e della Comunità ebraica di Torino) racconta i prossimi passi, mentre è già online il bando per la ricerca di un direttore.
Crescono i prodotti della redazione, e non si tratta solo del nuovo aspetto grafico: i notiziari settimanali online, ora accomunati dalla comune testata “sheva”, sette, non hanno solo una nuova veste grafica ma si arricchiscono di contenuti. E si aggiungono nuove proposte, così oltre a “sheva – international” e “sheva – melamed” che alla rassegna stampa aggiunge ora notizie ed editoriali, ogni settimana ai lettori arriva anche “sheva – idee” dedicato al dibattito e agli approfondimenti.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha preso atto del parere favorevole reso dal Ministero della Giustizia e autorizzato la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a svolgere attività di formazione professionale continua per i colleghi. I giornalisti che vorranno seguire i seminari organizzati ogni anno dalla redazione potranno ora farsi riconoscere i relativi crediti formativi, obbligatori per gli iscritti all’Ordine. Fra i seminari già previsti nei prossimi mesi “Legge ebraica e problemi dell’informazione”, “Il segno e il senso” dedicato alla grafica e all’uso delle immagini, “Jewish state of the net” sull’uso del web e la demenza digitale e “Mercati e valori”.
Numerosi gli spunti che arrivano dalle pagine culturali: a partire dal libro Blasfemia, diritti e libertà (Mulino), curato da Alberto Melloni e da poco presentato al Senato, che si indaga sugli effetti e le riflessioni scaturite dall’attacco alla redazione di Charlie Hebdo. Arriva a Ferrara “I mondi di Primo Levi”, la fortunata mostra inaugurata a Torino e portata al Castello Estense dal Meis. Ancora pochi giorni infine per visitare a Trieste “Il mondo è là” con oltre 100 opere di artisti come Arturo Nathan e Vittorio Bolaffio e a Milano per l’esposizione dedicata al sodalizio tra Saul Steinberg e Aldo Buzzi.
Nuove pagine da leggere con il libro di Alberto Cavaglion Verso la Terra Promessa (Carocci) che racconta le impressioni su Gerusalemme da parte di scrittori del calibro di Pierpaolo Pasolini e Matilde Serao e Vygotsky & Bernstein in the light of Jewish tradition (Academic Studies Press), l’inedito studio di Antonella Castelnuovo e Bella Kotik-Friedgut.
Editoriali che aprono spazi di riflessione sulla stringente attualità quelli pubblicati nelle pagine di Opinioni: Sergio Della Pergola indaga sulle responsabilità del cosiddetto “estremismo ebraico”, i fatti di Colonia sono commentati da Gadi Luzzatto Voghera, mentre Francesco Moises Bassano fa il bilancio alla luce degli ultimi attacchi terroristici. Haim Baharier condivide un suo pensiero sul Giorno della Memoria e David Bidussa recensisce Joseph Roth e Stefan Zweig – l’amicizia è la vera patria (Castelvecchi). Simonetta Della Seta racconta come in Israele resti viva la gratitudine verso Arturo Toscanini mentre Aviram Levy ci spiega concretamente in cosa consista il nuovo piano economico approvato da Gerusalemme e destinato alla comunità araba. Torna sulla minaccia dello Stato Islamico Claudio Vercelli, mentre Anna Momigliano ricostruisce la vicenda del libro Gader Haya diventato un best seller in Israele. Anna Linda Callow e Cosimo Nicolini Coen firmano l’intervista alla poetessa Agi Mishol e Claudia De Benedetti nella sua rubrica “Donne da vicino” ci presenta Corinne Castro.
Il rabbino Alberto Moshe Somekh spiega agilmente cosa sia l’anno embolismico mentre rav Gianfranco Di Segni con le sue storie del Talmud ci fa assistere ad una vera e propria lite fra rabbini. Il sofer Amedeo Spagnoletto infine spiega il motto “Da giovani con i grandi, ora che si è vecchi con i piccoli”.
Si conclude come di consueto con lo sport: la rai propone un nuovo documentario dedicato al giusto Gino Bartali e che vede tra i protagonisti il redattore di Pagine Ebraiche Adam Smulevich, mentre il Testimone della Shoah Alberto Mieli rivela come a riportare sul suo volto il sorriso ha contribuito anche la passione calcistica. Finale in dolcezza dentro la cucina dello chef Laura Ravaioli che nel suo nuovo programma sul canale del Gambero Rosso cucina ricette della Roma ebraica da far leccare i baffi.

Rachel Silvera

(25 gennaio 2016)