Genzano, un parco per la Memoria
Tra figli, nipoti, pronipoti erano in molte decine. Richiamati a Genzano grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale, che in questi giorni di Memoria ha voluto intitolare il parco di viale Lenin al ricordo di Giulio Amati (1913-1945), cittadino genzanese che fu barbaramente ucciso nei campi di sterminio nazisti.
Venduto e catturato dopo una spiata, Amati attraversò diverse tappe dell’orrore. Le torture a via Tasso, sotto gli occhi della figlia. La prigionia a Fossoli. La deportazione ad Auschwitz. E ancora il campo di Buchenwald, e poi quello di Oohrdruf. Fino alla morte, avvenuta il 20 aprile del ’45 a Landsberg.
A illustrare il significato e il valore di questa intitolazione sono stati, tra gli altri, il sindaco Flavio Gabbarini e la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, che ha guidato a Genzano una delegazione della stessa. “Del nonno mi è sempre stata trasmessa la giovialità e un forte senso civico. Valori che mi piace condividere in questa emozionante iniziativa, che ci vede riuniti così numerosi” ha affermato Alessia Salmoni rivolgendosi al folto pubblico presente.
Sono intanto oggetto di investigazione i raid vandalici che qualche giorno fa hanno interessato il parco.
(25 gennaio 2016)