Roma, la visita di Rouhani

rassegnaRoma blindata per l’arrivo del presidente iraniano Hassan Rouhani, che ha scelto l’Italia come prima meta per il suo viaggio in Europa dopo l’entrata in vigore dell’accordo sul nucleare. Rouhani incontrerà oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi, mentre domani sarà accolto da Bergoglio. Con lui arriveranno 120 imprenditori e dirigenti di aziende pubbliche oltre che sei ministri pronti a siglare nuovi accordi bilaterali grazie alla cancellazione delle sanzioni a carico di Teheran a seguito dell’intesa nucleare. Una visita da molti contestata per due questioni spinose: i diritti umani (da quando il presidente iraniano è al potere si sono infatti consumate oltre 2000 esecuzioni) e le costanti minacce iraniane alla sicurezza d’Israele (l’ayatollah Khamenei ha più volte invocato la distruzione dello Stato ebraico). Sulle colonne del Corriere della sera, Pierluigi Battista sottolinea come sia un caso beffardo che Rouhani arrivi in Italia alla vigilia del Giorno della Memoria, dal momento che – ricorda – in Iran continua imperterrita la gara delle vignette che deridono e negano la Shoah.

‎Memoria viva. L’Unità presenta l’ultimo sondaggio della Swg sulla percezione degli italiani del Giorno della Memoria in Italia, già anticipato ieri sul notiziario Pagine Ebraiche 24, titolando “Una memoria sempre più sbiadita”. Il quotidiano pubblica inoltre un’ampia intervista all’ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Amos Luzzatto che lancia un monito per contrastare la “cultura dell’oblio”. “Ricordare – dice Luzzatto – è un atto di vita”.

Peres di nuovo in ospedale. A una settimana dal suo primo ricovero, l’ex presidente d’Israele Shimon Peres è stato nuovamente riportato in ospedale. Dopo essere stato dimesso lo scorso martedì, Peres, 92 anni, lamentando nuovamente dei dolori al petto, ha fatto chiamare ieri sera un’ambulanza. (Corriere)

Memoria e antisemitismo. Sulle pagine del Corriere, rav Giuseppe Laras, presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, si interroga su quale sia l’antidoto più efficace per sconfiggere l’antisemitismo a partire dalla Memoria della Shoah. Rav Laras spiega che “ciò che rende l’antisemitismo malattia incurabile è probabilmente la sua veneranda età” e sottolinea come nella lotta contro l’odio anti-ebraico, il Giorno della Memoria, per quanto esso stesso “abbia dei limiti”, sia necessario. “Disattendendolo e smarrendolo – scrive – ci priveremmo di un prezioso freno inibitore”.

Memoria viva/2. Diversi quotidiani riportano le iniziative previste in tutta Italia per commemorare il Giorno della Memoria. Registra il tutto esaurito il Memoriale della Shoah al Binario 21, scrive oggi il Corriere della sera Milano. Stasera alla sinagoga centrale si terrà inoltre l’incontro “Frammenti di Memorie dimenticate” organizzato dalla Comunità ebraica e l’associazione dell’Amicizia ebraico-cristiana “Carlo Maria Martini”. Su Repubblica Torino, Furio Colombo racconta la storia che si cela dietro i ritratti di Primo Levi ad opera di Larry Rivers esposti a partire da oggi a Palazzo Madama. La Stampa pubblica un colloquio con il magistrato torinese Pier Paolo Rivello a cui si deve la condanna di diversi criminali nazisti e che promette di continuare il suo lavoro per accertare la verità senza lasciare “vuoti o omissioni”.

La legge del ritorno. “Chi è Penelope Cruz?”. Questa una delle sorprendenti domande alle quali ha dovuto rispondere l’israeliano Yosef Ben Naim per ottenere la cittadinanza spagnola. Ben Naim è uno degli ebrei sefarditi che hanno fatto richiesta dopo la decisione del Governo spagnolo di restituire i diritti ai discendenti degli ebrei cacciati dal Paese più di 500 anni fa. (Corriere)

Sogni e frontiere. Su Repubblica appare oggi una riflessione del triestino Paolo Rumiz sul futuro di Schengen, che negli ultimi anni ha permesso l’abbattimento delle frontiere e la libera circolazione degli europei. “Ne so qualcosa di frontiere che si fanno e si disfano – scrive – Sono nato a Trieste”.

Segnalibro. Verrà presentato oggi pomeriggio al Maxxi di Roma Eravamo ebrei (Marsilio editore), l’autobiografia del sopravvissuto della Shoah Alberto Mieli. Sul Corriere viene inoltre recensito Heidegger e gli ebrei. I Quaderni neri (Bollati Boringhieri) di Donatella Di Cesare, appena ristampato in una nuova edizione.


Rachel Silvera
twitter @rsilveramoked

(25 gennaio 2016)